Profumo (non) di mare
Molti sapranno (ma certamente non tutti) che l'Elba ha ancora talmente tanti problemi nel campo dello smaltimento dei rifiuti solidi che continua a non trovar di meglio che inviarli negli impianti del continente. Questo con onerosi costi e con... i traghetti di linea. E possiamo immaginare il piacere dei passeggeri che si trovano a dover fare la traversata non lontani da un camion di spazzatura. Proponiamo la lettera aperta su questo tema che la Faita - Gruppo gestori campeggi Elba all'Esa, invia alla la società che si occupa del servizioAlcuni nostri associati, che si sono trovati sul traghetto insieme al camion che trasportava i rifiuti in continente, ci hanno segnalato il grosso disagio che questo comporta per tutti coloro che hanno la sventura di traghettare sulla nave che trasporta il camion in questione.
L'ultima segnalazione che ci è arrivata riguarda la corsa Toremar di martedì 19 ottobre, alle 11.30. La nave era stracarica sia di residenti che di turisti che, con i loro mezzi, stavano rientrando a casa. Erano presenti anche molti bambini. La puzza era davvero insopportabile, tanto che alcuni passeggeri hanno avuto anche problemi di stomaco.
Intanto, è comprensibile il danno di immagine che questo arreca alla nostra isola. I turisti che hanno la sfortuna di "incocciare" proprio il traghetto che trasporta i rifiuti, le faranno di sicuro una pessima pubblicità e si chiederanno se stanno rientrando da una delle località turistico balneari più famose d'Europa o da un'isola di qualche paese sottosviluppato, dove il livello di pulizia delle aree pubbliche è discutibile, la raccolta differenziata viene attuata in misura del tutto insufficiente e i turisti vengono fatti viaggiare in compagnia di enormi autotreni carichi di immondizia da cui emana un fetore insopportabile. E i turisti non sanno nemmeno che le tariffe Tarsu che vengono chieste ai cittadini in cambio di questo servizio sono tra le più care d'Europa!
Ci rendiamo conto delle grandi difficoltà che sta attraversando il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti all'Elba. Non è questa la sede per parlare delle eventuali responsabilità in proposito, anche se tutti sanno che a monte di tutto c'è l'incredibile fallimento dell'impianto del Buraccio, costato una ventina di miliardi di vecchie lire e che ora i Comuni elbani dovranno acquistare dalla ex Daneco sborsando la modica cifra di 8 milioni di euro (a quanto si è letto sui giornali), che poi saranno sicuramente scaricati sulle spalle dei cittadini e delle imprese, che già stanno pagando cifre impressionanti.
Ma, tornando al problema del trasporto della spazzatura (tra l'altro, a quanto ci risulta, costosissimo), non sarebbe possibile utilizzare la nave che viene usata attualmente per il trasporto del gas? Addirittura, sarebbe forse conveniente che una parte dei soldi destinati all'acquisto di quello che rimane dell'impianto del Buraccio (che, ci era stato ripetutamente spiegato, avrebbe smaltito i rifiuti e prodotto energia) fossero invece utilizzati per l'acquisto di un piccolo traghetto per il trasporto dei rifiuti elbani.
Una cosa è certa: non è più possibile obbligare cittadini e turisti a viaggiare con montagne di spazzatura maleodorante (anche se, ci è stato detto, vengono spesi annualmente migliaia di euro per "profumarla"), quanto meno per motivi igienico sanitari. Un'ultima cosa: se proprio, per il momento, non se ne può fare a meno, che i camion vengano almeno fatti viaggiare con le corse meno utilizzate, certo non con quella delle 11.30 di mattina! Nel rimanere a disposizione, Le auguro buon lavoro e cordialmente la saluto,
Il Presidente
Graziano Signorini