Esercitazione nazionale anti inquinamento a Rio Marina
Esercitazione nazionale di protezione del mare e delle coste prevista per questa domenica a Rio Marina. Parteciperanno sei navi della Marina Militare, otto navi antinquinamento del Ministero dell'Ambiente, una petroliera Eni, un Canadair, e molti altri mezzi della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, del Comune di Rio Marina, dei Carabinieri e delle associazioni di volontariatoAlcuni recenti incidenti, anche nel Mediterraneo, hanno dimostrato la devastante capacità distruttiva che lo sversamento di idrocarburi può avere sulla flora e la fauna marina. Per limitare i danni ambientali, nel malaugurato caso in cui un sinistro di questo tipo dovesse colpire un ecosistema fragile e prezioso come quello elbano, sarebbe fondamentale una risposta pronta ed efficiente di tutti i mezzi e i soggetti interessati.
Proprio per verificare il grado di preparazione delle strutture coinvolte, domenica 12 settembre si terrà a Rio Marina un'esercitazione interministeriale di protezione del mare e delle coste, che vedrà coinvolte la "San Giorgio" e altre cinque navi della Marina Militare, otto navi antinquinamento del Ministero dell'Ambiente, una petroliera Eni, un Canadair, e molti altri mezzi, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, del Comune di Rio Marina, dei Carabinieri, della Protezione Civile e delle altre associazioni di volontariato attive sul territorio.
Alle 10.50 di domenica 12 settembre una nave carico e una motocisterna carica di greggio simuleranno una collisione nelle acque antistanti Rio Marina. L'incidente provocherà un incendio con feriti, e uno sversamento di petrolio tale da minacciare tutto il litorale, da Calaseregola a Capo di Ortano.
Il Sindaco dichiarerà lo stato d'emergenza, quindi la Capitaneria di Porto coordinerà l'intervento immediato dei mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco, della nave della Marina "Cassiopea", e di un pattugliatore della Guardia Costiera classe 900. Valutata l'entità delle emissioni inquinanti e il particolare pregio ambientale dell'area, su richiesta del Ministero dell'Ambiente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dichiarerà lo "Stato d'Emergenza Nazionale".
La Protezione Civile assumerà quindi la direzione delle operazioni, inviando una nave da sbarco della Marina, un Canadair, dei mezzi antinquinamento, un rimorchiatore ed altre unità dei Vigili del Fuoco. Si tenterà di evitare o limitare lo spiaggiamento del petrolio. Il Comune e la Prefettura intanto coordineranno le squadre di volontari e militari e le strutture della Asl e del 118, allestendo le strutture di accoglienza e un centro di recupero per la fauna marina.
La popolazione e gli organi di stampa saranno costantemente tenuti informati sull'evoluzione della situazione. Tutte le operazioni, e l'andamento della esercitazione potrà essere seguito dalla postazione degli Spiazzi, dove sarà attivato il Centro Operativo Comunale.