E' polemica su Nisporto
Si discute a Rio nell'Elba del progetto di regimazione idraulica del bacino di Nisporto. In questo intervento il sindaco Catalina Schezzini, per rispondere a critiche dell'opposizione illustrate anche in un volantino diffuso alla cittadinanza, spiega da dove è nata la necessità di questo intervento e su quale filosofia di gestione del territorio esso poggiadi Catalina Schezzini *
Sinceramente credevo che la risposta alla prima interrogazione del gruppo Rinascita Riese, sul progetto di regimazione idraulica del bacino di Nisporto, fosse stata sufficientemente chiara ed in grado di fugare i dubbi di alcuni Consiglieri comunali. Invece da lì si è ripartiti, con una richiesta di dati che costringerà l'ufficio a rallentare la propria attività, per andare a ricercare documenti che risalgono anche a circa venti anni fa.
In decenni trascorsi, quando la sensibilità alle problematiche ambientali era assai limitata, in molte parti del territorio nazionale italiano e al di fuori di esso, si è privilegiato uno sviluppo urbanistico poco coerente rispetto ai temi di salvaguardia idrogeologica del territorio, intendendo compresi in questi la generalità di temi ambientali, che spaziano dalla franosità al dissesto idraulico, allo sfruttamento sregolato di aree boschive e di falde idriche sotterrane, del reticolo idrografico superficiale, delle coste.
La discussione riguarda dunque la generalità delle azioni umane sul territorio, investe criteri di sfruttamento delle risorse naturali e si riconduce ad una diversa passata sensibilità e disciplina normativa rispetto a quella che oggi è culturalmente evoluta in termini naturalistici. Tuttavia, nel contesto del progetto di salvaguardia idraulica dell'abitato di Nisporto essa non pare avere rilevanza progettuale e di azione.
Nisporto, frazione del mondo, ne è parte; per essa lo sviluppo urbanistico ha seguito le medesime sorti di molte altre aree, ma oggi da qui si deve partire: le carenze vanno sanate e per fare questo si stanziano risorse finanziarie pubbliche nell'ambito di leggi di protezione civile e di salvaguardia territoriale. Si progetta per ridefinire un riequilibrio ambientale, ma non lo si può fare semplicemente demolendo quanto legittimamente concesso in un diverso quadro normativo.
Da questi criteri procede la progettazione dell'intervento di regimazione idraulica di Nisporto, sulla base della normativa regionale in materia. L'unico elemento di indirizzo politico amministrativo che il progettista ha considerato è quello di prevedere un intervento che producesse la migliore rinaturalizzazione possibile, procedendo dal rilievo delle infrastrutture e dello sviluppo urbanistico consolidato.
Il progetto è stato affidato ad un professionista esterno, qualificato nello specifico settore e che ha dunque potuto operare seguendo coscientemente indirizzi tecnici volti alla messa in sicurezza idraulica della frazione con un intervento finalmente risolutivo. Ma tant'è, in Italia, quando gioca la Nazionale di calcio, siamo tutti C.T. e ora a Rio diventiamo tutti ingegneri idraulici.
Il progetto, nella sua fase di sviluppo preliminare, che già ne delineava chiaramente i contenuti, è stato inserito dalla Regione Toscana, dopo verifica, nell'elenco di quelli finanziabili con i fondi post alluvione del 2002. E' poi stato seguito in tutto il suo iter per verificarne il risultato, nella conferma del finanziamento e nell'obbiettivo di messa in sicurezza dell'area. Il progetto esecutivo è stato presentato in un'assemblea pubblica a Nisporto alla fine della scorsa estate.
La sua approvazione definitiva è scaturita da una conferenza di servizi a cui hanno partecipato la Regione Toscana, con l'Area Tutela del Territorio, la Provincia di Livorno, con il Servizio Difesa del Suolo e Servizio Vincolo Idrogeologico, la Comunità Montana, l'Autorità di Bacino Toscana Costa, l'Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio di Livorno, la Sovrintendenza dei Beni Ambientali di Pisa.
Non volevo scrivere ulteriormente sull'argomento ma, come mi ha detto un anziano riese che stimo forse più di qualche giovane rampante "alla fine, se non si pone un freno, le piccole bugie diventano grandi verità per la piazza, se non vengono smentite". Da parte mia e della Giunta, che lo scorso anno ha collaborato attivamente per il raggiungimento di questo importante risultato, non resta da dire molto
Ho preso atto, con piacere, che nell'incontro tenutosi a Portoferraio il primo di settembre con l'Assessore regionale Franci, per fare il punto della situazione, l'unico progetto già partito è quello di Rio Elba, e questo ci ha permesso di avanzare la richiesta di un ulteriore finanziamento per il fosso di Bagnaia, ora che finalmente si è conclusa la fase della sua classificazione.
Voglio infine evidenziare come le cartine allegate al volantino di Rinascita Riese, proponendo una soluzione populistica e demagogica, priva di fondamento tecnico, inducano ad un confronto improprio tra la situazione originaria della valle, limitata al solo fosso principale, e quella di progetto, che comprende il più generale sistema idrografico dell'intera frazione di Nisporto.
* Sindaco di Rio nell'Elba