A proposito di Elba Felix
Uno dei più gravi sbagli che l'Elba ha fatto in passato, per lungo tempo, è stato quello di non ascoltare le voci che si levavano dai suoi uomini migliori per seguire invece strade dettate da clientele e piccole convenienze di bottega, per altro miopi e sbagliate. Eppure le voci dettate da buon senso ed intelligenza non mancano, come dimostra questo intervento di un imprenditore turistico...di Elio Bianchi
Sono 10 anni che lavoro all'Elba dove gestisco una struttura turistica, di quelle cosidette strutturalmente "svantaggiate" non sul mare e non di lusso una tipica conduzione familiare. Non mi sono mai lamentato del lavoro ed abbiamo puntato molto sull'ospitalità, la cortesia e la disponibilità.
Oggi, dopo il drastico calo di richieste e presenze sull'Elba, occorre prendere atto "tutti" intendo il "sistema Elba" che è indispensabile aprire un "nuovo inizio" se non si vuole assistere passivamente ad una situazione la quale vede progressivamente tagliata fuori, dal mercato turistico nazionale ed internazionale, l'isola d'Elba.
Che fare, dunque? Occorre, innanzitutto, con urgenza, che tutti coloro che hanno un ruolo dirigente a tutti i livelli predispongano assieme un progetto (un elenco di priorità) che abbia al centro il turista e la qualità della vacanza all'Elba. Gli obbiettivi dovranno essere monitorati in fase di realizzazione e verificarne le coerenze nei comportamenti istituzionali ed imprenditoriali.
In particolare:
1) A livello di scelte del governo territoriale, occorre finirla con localismi e campanilismi miopi e suicidi; scegliere, senza tentennamenti, un rigoroso controllo della crescita urbanistica, puntare sulla qualità urbana e ricettiva, sulla moralità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
2) Va data priorità ai servizi di trasporto pubblico collettivo che collegano le spiagge alle stutture ricettive (adesso non si circola più e i parcheggi non sono sufficenti), anche quelle svantaggiate. Ci vuole anche collegamento marittimo di traghetti che riduca drasticamente i costi, nei periodi turistici. Su questo decisivo dovrà essere il contributo Regionale in tal senso. Importante poi che ci sia uno sviluppo del Parco Nazionale e dei servizi collegati per costruire e sviluppare vacanze alternative al mare.
3) Il sistema delle strutture ricettive complessivo, dopo l'illusione di una crescita continua ed infinita cullandosi sugli allori, non ha fatto nulla (o ha fatto molto poco) sul fronte della qualificazione. Ognuno a pensato per sé, i prezzi sono lievitati in modo sproporzionato facendo saltare il rapporto tra qualità e prezzo. Occorre darci tutti una regolata. La stessa crescita incontrollata di un mercato di case private, sommerso o semisommerso, "droga" il mercato, allarga l'evasione fiscale e riduce la qualità.
Cogliamo questa occasione data dal rinnovo di non pochi Consigli comunali elbani, dalla presenza sulla scena di nuovi sindaci e dalla maggiore unità istituzionale sovracomunale oggi possibile. Le proposte, le idee, i progetti per diventare credibili hanno bisogno di un padre "eletto" e verificabile politicamente.
Quindi deve essere elbaorato e verificato, non da una Banca o da un imprenditore illuminato i quali possono e debbono avere un ruolo di "parte", ma da un coordinamento istituzionale (Regione, Provincia e Comuni elbani) presieduto dal sindaco di Portoferraio, con le Associazioni degli albergatori, delle imprese e le diverse categorie economiche, culturali e del tempo libero. Solo così ci potrà essere quel possibile ed auspicabile "nuovo inizio" per salvare l'Elba dal declino e rilanciarla nell'elite turistica internazionale.