La spiaggia rubata
Chi sta rubando i bellissimi sassi levigati che costituiscono la spiaggia di Pomonte? Non c'è una risposta certa per ora, però sembra assodato che vi siano movimenti e traffici, e si sospetta che vi siano dei furboni, già proprietari di ville o villette, intenti a costruire suggestivi muretti di cinta in pietra a scapito della spiaggia pomontica..."L’hai rubato te il ghiaione?". E' questo un modo di dire elbano per significare un atto di poco conto, o addirittura inesistente, ma fastidioso, faticoso, a volte impossibile, comunque difficile da nascondere o da spiegare, insomma spesso un’accusa per mettere in difficoltà o in ridicolo qualcuno accusandolo di un fatto insignificante.
Ma quel che all’Elba è considerato una battuta sta realmente succedendo sulla spiaggia di Pomonte, nel Comune di Marciana, con un traffico di furgoni, cassonati e semplici automobili che si accostano alla spiaggia e, come in un grande supermercato gratuito all’aperto, si servono dei sassi migliori, quelli più tondi e belli, che la natura ha messo centinaia di anni a realizzare, rotolandoli dalle pendici del Monte Capanne, levigandoli con l’acqua del grande fosso che li trasporta fino alla foce dove le onde levigano e arrotondano ancora.
Il traffico dei ladri di sassi sta aumentando, e gli abitanti di Pomonte non stanno proprio zitti a vedere la loro spiaggia caricata e portata via, così aumentano anche le proteste degli albergatori della Costa del Sole e dei cittadini. Da quello che si dice, sembra che tra più assidui prelevatori dei sassi pomontinchi vi siano persone di lingua tedesca, ma questi strani souvenirs attirano anche furgoni e altri mezzi i cui conducenti sembrano parlare spesso un ben più casereccio e familiare dialetto elbano: il capoliverese.
Naturalmente non è la passione scientifica e la ricerca geologica che spingono molti a lavorare così alacremente alla raccolta dei sassi pomontinchi, è ben più prosaicamente il fatto che sassi cosi belli, grandi, maneggevoli e levigati sono facilmente utilizzabili per costruire muretti e giardini di roccia e con il vantaggio che, con quello che costa il granito, non si paga nemmeno.
Naturalmente tutto questo è illegale e rischia, se non fermato immediatamente, di diventare un grave problema per Pomonte, la sua spiaggia e le sue coste. Ma soprattutto, se la natura ha voluto regalare quei sassi ai pomontinchi e trasformarli in una spiaggia, perché devono finire in giro per ville e giardini dell’Elba o in case germaniche? Crediamo che sia giunto il momento di fermare chi si ruba il ghiaione, stavolta è una cosa seria!
Legambiente Arcipelago Toscano