Poltrone ad personam
Pur di assicurare poltrone ai propri uomini, viene svilita l’importanza del grande protagonista del sistema di aree protette italiano, e cioè il territorio. E'il duro commento di Legambiente all'approvazione, in Commissione affari costituzionali del Senato, dell'emendamento che attribuisce al ministro Matteoli il potere di nomina dei presidenti dei Parchi Nazionali"E' l'ennesimo colpo che viene dato al ruolo istituzionale delle Regioni da un governo ed una maggioranza che sparlano di federalismo. Tutto ciò dovrebbe far riflettere coloro che al federalismo tengono veramente". E' questa la reazione a caldo del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alla notizia dell'emendamento approvato nei giorni scorsi, in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, al decreto legge sulla funzionalità di alcuni settori della pubblica amministrazione.
Con esso si è sostanzialmente fatto decadere l'istituto dell'intesa tra le Regioni e lo Stato per la nomina dei presidenti e dei componenti dei consigli direttivi dei parchi. "Mi auguro - ha aggiunto Martini - che nell'esame del decreto in Aula, venga stoppato il maldestro tentativo del governo di stravolgere le relazioni istituzionali. Porrò la questione di un'immediata risposta domani stesso nella conferenza delle Regioni".
Duro è anche il commento del responsabile Aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti, secondo il quale “secondo le migliori tradizioni ora a farsi fare la norma ad personam c'è anche il Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli”.
“Quanto è avvenuto - ha aggiunto Nicoletti - stravolge in maniera gravissima il principio d’intesa tra territorio e Stato. E se così fosse, Matteoli è responsabile della fine della leale collaborazione tra Ministero e Regioni mettendo in discussione il principio di sussidarietà. Non solo, così facendo sancisce il commissariamento del territorio. Insomma, pur di assicurare poltrone ai propri uomini, viene svilita l’importanza del grande protagonista del sistema di aree protette italiano, e cioè il territorio”.
"E' un atto grave - ha detto ricarcando la dose Gian Lorenzo Anselmi Presidente di Legambiente Arcipelago Toscano - soprattutto per quanto riguarda il commissariamento infinito del nostro Parco Nazionale. Così si pongono Regione ed enti locali dinanzi al fatto compiuto e si prepara la strada ad un direttivo del Parco costruito in base all'appartenenza politica ed alla fedeltà di partito, non certo alle competenze ed alla rappresentatività territoriale".