Un fiume d'acqua (sprecata) a Bagnaia
E' un problema da non sottovalutare quello delle fuoriuscite d'acqua causata da rotture di tubi o dalla generale fatiscenza degli acquedotti. Purtroppo all'isola d'Elba è tutt'altro che raro vedere grosse perdite causate da questo, e ciò è tanto più grave se si considerano i disagi che varie località dell'isola devono affrontare in estate a cuasa della carenza d'acqua "Sembra impossibile, ma ogni anno a Bagnaia, appena svoltato nella deviazione per Nisporto (all'altezza del hotel Punta Pina) si scopre che la strada è diventata un fiume.
Solo che questa volta dal rumore che fa l'acqua che sgorga da sotto l'erba secca assomiglia molto di più a un torrente in piena. Impossibile risalire fino alla fonte del rumore, ma certamente non è una nuova sorgente quella che sgorga, e non è neppure una fognatura rotta".
Scrive così Legambioente Arcipelago Toscano segnalando l'ennesimo caso di incuria e, nello specifico, di spreco di una cosa tanto preziosa quale è, per l'Elba, l'acqua durante l'estate. SEbbene infatti la situazioen sia negli ultimi anni legermente migliorata ricordiuamo ancora bene i gravi disagi che durante la stagione turistica patiscono varie località dell'isola a cuasa della endemica carenza idrica.
E questo problema fa tanto più male qualnto più si viene a conoscenza di sprechi come uello di cui stiamo parlando. Un spreco per altro nient'affatto isolato visto che si stima che un buon 40% della rosorsa idrica immessa nell'acquedotto Elbano, e proveniente da Piombino attrtasverso la condotta sottomarina, vada sprecato a causa di tubi rotti o della fatiscenza generale del sistema di distribuzione.
Sul caso di agnaia comunque non vi sono ancora ceretzze sebebne Legambiente ipotizza che si tratta proprio di un tubo di acqua potabile e questa volta, per di pù, non semplicemente bucato ma del tutto spezzato. Quanta acqua va sprecata?
La foto, giuntaci dalla stassa associazione ambientalista, che riportiamo sopra mostra l'acqua che esce sulla strada, "ma sicuramente - evidenzia Legambiente - il rivolo inizia più in alto e purtroppo non è stato solo cheè stato impossibile salire per controllare".
"Ci siamo recati sul posto - spegano ancora gli uomini del Cigno - nel tardo pomeriggio del del 18 giugno. Nella mattinata di sabato 19 giugno, nonostante le segnalazioni di diversi cittadini, nessuno era ancora intervenuto".
E lo spreco continua dunque. Chissà cosa penseranno coloro che già in questi giorni, in varie località dell'Italia meridionale, Sicilia in testa, ed anche all'Elba, aprendo il rubinetto dell'acqua già vedono calare la pressione ed in qualche caso addirittura già restano all'asciutto?