Chi salverà Capo d'Arco?
Inizialmente c'era un piano di edilizia privata su Capo d'Arco che era stato approvato dal Comune di Rio Marina e che Legambiente aveva definito cementificatorio. I comdomini dell'ameno villaggio residenziale però si opposero, fecero ricorso al Tar, costituendosi poi in Comitato. Adesso il Comune ha fatto marcia indietro ed ha annullato il piano contestato per farne uno nuovo. Ma come sarà possibile conciliare il desiderio di preservare intatto un paradiso naturale con gli interessi di chi, proprietario di una parte dei terreni, intende edificare?Sempre più al centro dell'attenzione le scelte urbanistiche dei Comuni elbani. Non bastavano infatti le inchieste della Magistratura con i clamorosi sviluppi delle scorse settimane, i ricorsi al Tar o le interrogazioni che foccano da tempo sull'argomento in consiglio regionale. Come molti sapranno infatti, nei mesi passati, si sono mossi in modo significativo anche i cittadini formando comitati specifici, qualcuno per altro con carte pesanti da giocare.
E' quest'ultimo il caso di Capo d'Arco, esclusivo villaggio residenziale situato nel territorio comunale di Rio Marina ma vicino soprattutto a Porto Azzurro. Un bellissimo angolo di Elba isolato e immerso nel verde, luogo di vacanze Vip e di seconde case e ville frequentate da non pochi personaggi di rilievo in Italia. Ebbene, adesso anche il... "popolo di Capo d'Arco" è deciso a far sentire la sua voce per salvaguardare quest'angolo di paradiso dalle aggressioni di "mattone selvaggio".
Per questo i condomini dell'esclusivo villaggio residenziale hanno dato vita ad un Comitato il cui scopo è proprio quello di tutelare l'equilibrio amnbientale della zona. Il sodalizio dichiara la sua intenzione di lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni, in particolare con il Comune di Rio Marina.
Certo è comunque che da esso è venuta una forte opposizione al Piano particolareggiato di Capo d'Arco, piano di iniziativa proivata presentato dalla Immobiliare Capo d'Arco Spa e che Legambiente nei mesi scorsi aveva definito cementificatorio in sintonia per altro con la posizione il Consorzio Servizi Capo d'Arco che rappresentava i condomini.
Il Piano era stato adottato nell'aprile del 2001 dall'allora commissario prefettizio Giuseppe Pesce e successivamente approvato dall'attuale amministrazione Bosi. In seguito a quest c'è stato il ricorso al Tar da parte dello stesso Consorzio servizi Capo d'Arco, con i "condomini Vip" decisi a scongiurare una cementificazione del loro angolo di paradiso. E un risultato in effetti lo hanno subito ottenuto dato, prima ancora del pronunciamento del Tar, il Comune di Rio Marina ha pensato bene, con una delibera del 27 marzo scorso di annullare il Piano particolareggiato oggetto di contesa.
Che succederà adesso? Verrà fatto un nuovo piano di iniziativa pubblica che coinvolgerà raccogliendone le istanze sia l'Immobiliare che vuole costruire, sia il Consorzio che vuole salvaguardare il verde? Questa è certamente la difficile strada che l'amministrazione comunale intende percorrere. Resta da vedere quanti e quali saranno gli ostacoli che troverà sul suo cammino.