Porti turistici: ecco il progetto per San Giovanni
Presentato a Portoferraio il progetto di massima per la realizzazione di un Porto turistico, nella frazione di San Giovanni, da parte della società Teseco. Per San Giovanni si è sempre parlato delle realizzazione di una struttura che alla fine dovrà avere almeno 350 posti barca e, forse, significativi interventi edificatori a terra...Presentato, a Portoferraio, nei giorni scorsi, presso il centro congressi De Lauger il progetto preliminare sviluppato dal Gruppo Teseco per la realizzazione di un approdo turistico a San Giovanni. Erano presenti l'ingegner Gualtiero Masini, Presidente del gruppo, l'avvocato Maria Paoletti Masini, responsabile Teseco per le attività portuali, l'ingegner Alessandro Gentini, responsabile ufficio progettazione di Cala de' Medici (la società del gruppo che segue le attività legate alla portualità turistica), il professor Pierluigi Aminti, Ordinario di Costruzioni Marittime all'Università di Firenze e l'architetto Leonello Balestrini.
"Si è trattato - hanno sottolineato i responsabili della Teseco - di un atto doveroso nei confronti di cittadinanza, mass media e istituzioni, un atto che va nella direzione della ricerca di un dialogo e di una partecipazione, al fine di rendere le opere pubbliche uno strumento di crescita democratica del territorio all'insegna della trasparenza. Abbiamo voluto questo incontro prima di tutto per i cittadini, e questo, riteniamo, è solo il primo atto pubblico di una politica di trasparenza e concertazione che ci vede impegnati in tutte le iniziative del Gruppo".
"Per quello che riguarda il progetto, abbiamo puntato molto agli aspetti ambientali - ha aggiunto Gentini - perché questa è la forza del Gruppo, e perché riteniamo che un'opera di questo genere debba non solo inserirsi armonicamente nel contesto architettonico e ambientale esistente, ma debba anche essere un'occasione di miglioramento e riqualificazione territoriale a beneficio di tutta la collettività, residenti e turisti".
"Il progetto - prosegue il tecnico - prevede infatti una serie di misure importanti per la salvaguardia ambientale e per la riqualificazione territoriale del sito, e anche dal punto di vista estetico ha privilegiato un impatto armonico con l'ambiente, arrivando a configurare una sorta di giardino sul mare".
Sembra infatti che esso preveda linee armoniche delle strutture aggettanti, basso impatto visivo delle opere di difesa, vasto uso della flora autoctona, richiamo alle architetture locali ed ai materiali della tradizione elbana. Non sono mancate tuttavia le posizioni critiche nei confronti del progetto, espresse da alcuni rappresentanti cittadini presenti all'incontro, peraltro centrate soprattutto sulla localizzazione dell'approdo.
"Riteniamo molto stimolante il confronto pubblico - ha commentato Maria Paoletti Masini - perché crediamo che solo attraverso la progettazione partecipata sia possibile realizzare infrastrutture realmente inserite nel territorio, e l'attenzione dimostrata da alcuni cittadini in quest'occasione è un segnale importante di partecipazione".
"Solo - ha aggiunto l'avvocato - vorremmo poter dibattere degli aspetti che ci competono realmente, e fra questi non rientrano certamente né l'ubicazione dell'approdo, decisa vent'anni fa e ratificata più volte dalle amministrazioni competenti, né le eventuali opere a terra, che devono necessariamente essere progettate solo contestualmente ad un Piano attuativo da parte dell'amministrazione comunuale".
"Teseco - ha concluso Poletti Masini - conferma quindi la propria disponibilità al confronto aperto, invitando chiunque voglia approfondire la conoscenza del progetto o a fornire indicazioni e valutazioni utili a mettersi in contatto con i responsabili aziendali".