Chi ha visto i Piani spiagge?
Si sono riuniti nei giorni scorsi, a Portoferraio, i gestori degli stabilimenti balneari elbani. Sono molti i problemi di questa categoria, primo fra tutti forse la mancanza di un coordinamento tra i Comuni, e tra essi e la Regione, per la pianificazione dell'utilizzo degli areniliAd un anno dalla sua costituzione si è svolta nei giorni scorsi, presso la Confesercenti del Tirreno a Portoferraio, la prima assemblea dei soci della Fiba, l'associazione degli Operatori del Demanio Marittimo. Alla presenza del presidente elbano Alfonso Batignani, di quello regionale Stefano Paperini e del Tenente di Vascello Ruffini, per la Capitaneria, una folta delegazione degli oltre 50 iscritti ha partecipato ai lavori.
Tra i temi affrontati dalla relazione, il passaggio delle competenze sul demanio dalle Capitanerie alle Regioni, e quindi ai Comuni, è stato quello centrale. "Accanto ad aspetti positivi del nuovo regime - ha detto Batignani - quali l' allungamento del periodo di concessione ottenuto grazie alla nostra iniziativa, c' è una fase di incertezza dovuta alle diverse interpretazioni delle norme tra Comune e Comune che va superata. Per questo abbiamo avviato da tempo incontri con tutti gli enti interessati" .
Criticata anche la mancanza di un coordinamento tra i Comuni e tra essi e la Regione per la pianificazione dell'utilizzo degli arenili (i Piani spiagge), uno strumento indispensabile per consentire alle aziende che operano sul demanio di poter programmare il proprio sviluppo.
Rivendicata, anche da Stefano Paperini, l'azione a livello regionale per la modifica della legge sul turismo (abolizione delle "stelle marine", mantenimento della titolarità a stabilire le valenze turistiche) e l'ottenimento del Tavolo unico di concertazione facente capo all'assessorato al Turismo. Importante anche il ruolo fondamentale avuto dalla Fiba nazionale con controproposte realistiche tese ad evitare gli aumenti immediati del 300% dei canoni per le concessioni previsti dalla Finanziaria 2004.
Trattati anche i temi critici dello smaltimento delle alghe (in pool position la soluzione naturale di rimetterle in mare o di smaltirle o utilizzarle in loco) e della erosione dei litorali con l'invito a fare molte attenzione a dove e come si fanno ripascimenti (suggeriti quelli "morbidi") per evitare danni ambientali ai fondali, concertando con la Provincia un razionale utilizzo dei fondi a disposizione.
Annunciata l'intenzione di approfondire, a fine stagione e con nuove amministrazioni pubbliche in carica, l'argomento. Tra le iniziative previste in futuro anche quella di dar seguito all'esperienza formativa del progetto Balnearia, un corso di 8 o 10 ore che ha riscosso ad inizio anno interesse tra i partecipanti e un contatto più stretto con la Fin (Federazione Italiana Nuoto) per seguire assieme la formazione dei marinai di salvataggio.