Un appello contro la svendita del tesoro italiano
C'è anche la così detta Cartolarizzazione voluta dal Ministro Tremonti, o meglio il 'no' ad essa, al centro di questo appello lanciato e firmato da esponenti di rilievo del mondo della cultura e della scienza. Lo si può sottiscrive anche attraverso internet..."Patrimonio Sos. La grande svendita del tesoro degli italiani", è questo il titolo del libro curato da Maria Serena Palieri con il contributo di Giuseppe Chiarante e Vittorio Emiliani.
In occasione della presentazione del libro è stato lanciato questo appello, di cui sono primi firmatari esponenti di spicco del mondo culturale, associazionistico e politico che si batte per la tutela del nostro patrimonio storico, artistico e ambientale. Una questione che riguarda molto da vicino anche l’Elba e l’Arcipelago Toscano.
Per sottoscriverlo basta inviare una mail a spalieri@unita.it
Ecco il testo dell'appello:
Noi intellettuali, politici, rappresentanti di associazioni e organizzazioni culturali, preoccupati per il grave pericolo cui è esposto il patrimonio culturale anche a causa dei recenti provvedimenti riguardanti il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
La riforma del ministero per i Beni e le Attività culturali che ne indebolisce le strutture tecniche e scientifiche e le possibilità di intervento, il rinnovo di misure di sanatoria e di condono facciamo appello all'opinione pubblica per una più ampia mobilitazione in difesa di tale patrimonio tanto minacciato;
Rivendichiamo al tempo stesso l'adozione anche di provvedimenti immediati e in particolare:
1) il varo, per la necessità e l'urgenza di limitare il più possibile il rischio che un principio quale quello del silenzio/assenso porti alla vendita di beni di valore culturale semplicemente per l'assenza del tempo per accertarne il valore, di un decreto legge che stabilisca che, su richiesta della Soprintendenza specialistica e di quella regionale, sia prolungata di tre mesi la scadenza per l'esame istruttorio del bene;
2) che, col medesimo decreto, sia stabilito tassativamente il termine (in ogni caso non oltre il 31 luglio 2004) di conclusione della fase di "prima applicazione" alla quale il decreto legge collegato alla Finanziaria limitava l'applicabilità della norma sul silenzio/ assenso;
3) che si stabilisca nel medesimo decreto che i vincoli ope legis previsti dalla legge 431/85 (legge Galasso) relativi a coste, fiumi, montagne, parchi ecc… continuino ad aver valore indipendentemente dal loro recepimento nei vincoli paesistici regionali;
4) che si preveda che nel varo definitivo del regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali sia bandito un congruo numero di concorsi per l'assunzione nei ruoli del Ministero di nuovi quadri scientifici e tecnici dotati del diploma delle scuole di specializzazione o del dottorato di ricerca;
5) che in tale regolamento di riorganizzazione si preveda sia che i Direttori regionali debbano essere scelti fra i dirigenti della carriera scientifica del Ministero sia che vengano ripristinate le norme già precedentemente in vigore per gli organi consultivi (comitati tecnico-scientifici e Consiglio Superiore) in modo da garantire il rispetto tanto del principio di rappresentanza ed elettività democratica quanto della competenza tecnica e scientifica.