Ancora sulle miniere...
Sta diventando un tormentone questo tema delle miniere elbane. Se ne è parlato molto infatti ultimamente, soprattutto per la loro contestata cessione al Coni. Su questo fronte c'è innanzitutto da segnalare un documento del Comune di Capoliveri nel quale si chiede al Governo di non distruggere questo tesoro elbano. Governo che, d'altro canto, ha prorogato lo stato d'emergenza per il ripristino idrogeologico e geologico dei territori minerari di Rio MarinaProseguiranno senza dover fare i conti con scadenze troppo ravvicinate i lavori per la messa in sicurezza dei territori minerari di Rio Marina. Il Governo ha infatti, nei giorni scorsi, prorogato fino al 30 novembre 2004 lo stato di emergenza per quest'area elbana che è tutt'ora oggetto di lavori necessari e urgenti per ridurvi il rischio idrogeologico e geomorfologico.
La proroga era stata chiesta dal sindaco di Rio Marina, Francesco Bosi, e avvalorata dal parere favorevole della Regione Toscana. Soddisfazione da parte degli amministratori riomarinesi, e in particolare del vice sindaco, Paola Mancuso, che riveste il ruolo di Commissario Straordinario per gli interventi di ripristino ambientale.
"Ancora una volta - ha detto - si è dimostrata grande considerazione e sensibilità per i gravi problemi del nostro territorio. La necessità della proroga deriva anche dal percorso intrapreso, che punta ad un progetto il più possibile condiviso. I lavori continuano speditamente, ed entro i tempi stabiliti sarà portato a compimento il secondo stralcio delle importanti opere di risanamento del territorio".
Ancora del tutto aperta invece rimane la questione della cessione al Coni delle miniere elbane. A questo proposito la più significativa novità della settimana è certamente quella riguardante la cgbiara presa di posizione contaria del Comune di Capoliveri un ente che, va ricordato, è giudato da una amministrazione di centro destra.
Fino ad ora infatti le voci contrarie alla scelta del Governo di cedere le miniere elbane al Coni venivano soprattutto dall'area ambientalista, da quella intellettuale e scientifica e da quella del centro sinistra. Si parlava esplicitamente di un "pacco regalo" fatto al Coni affinché ripiani la voragine di debiti dello sport italiano e del calcio in particolare.
Si parlava insomma di una sorta di "esproprio" che l'Elba veniva a subire. Ebbene, adesso il Consiglio comunale di Capoliveri ha approvato un ordine del giorno molto chiaro nel quale, ritendendo "che il futuro delle aree ex minerarie dell'isola d'Elba debba essere oggetto di un coinvolgimento gestionale dei comuni minerari", si chiede al Governo di ripensarci e di garantire "che le aree di interesse mineralogico non siano sottratte alla loro destinazione culturale, scientifica e turistica, ma che siano anzi consegnate ai Comuni interessati al fine di una sempre più efficace tutela".
Nel documento del Comune capoliverese non si manca di ricordare che "nel Gennaio del 2000 è stato firmato un protocollo di intesa in questo senso tra tutti i soggetti interessati e che con un altro protocollo d'intesa, firmato nel 2003 tra Agenzia del Demanio, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è stato affidato il servizio di guardiania e manutenzione dei territori minerari al Parco dell'Arcipelago Toscano e da questo ai Comuni territorialmente interessati".
In definitiva Capoliveri chiede "che le aree minerarie elbane, dopo anni di immobilismo, siano finalmente restituite alla fruibilità dei cittadini e, nei limiti della pianificazione urbanistica, prerogativa delle amministrazioni locali, possono divenire elementi di sviluppo socio economico delle comunità locali".