Scelza: nessun abuso edilizio all'Esaom
Non c' nessun procedimento penale a carico di Franco Scelza. Lo dichiara lo stesso interessato che sottolinea come il sequestro preventivo operato presso i cantieri Esaom Cesa non sia riferito a presunti abusi edilizi, né tantomeno abbia comportato alcuna iscrizione al registro degli indagati"Attendo che la stampa, a cominciare dall'Agenzia Ansa, dia a questa notizia lo stesso rilievo che ha dato a quella dello scorso 9 marzo". Questa la dichiarazione di Franco Scelza, dirigente dei cantieri Esaom Cesa e candidato per i Ds a Sindaco di Portoferraio, riferita al risalto che nei giorni scorsi era stato dato alla notizia di un presunto avviso di garanzia da lui ricevuto in occasione del sequestro di una struttura portuale precaria eseguito dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio in esecuzione di una disposizione della Procura della Repubblica di Livorno.
"Il mio legale, avvocato Guglielmo Ciulli - ha precisato Scelza - ha accertato, a seguito di un colloquio avuto col Sostituto Procuratore Roberto Pennisi, che il sequestro preventivo operato presso i cantieri Esaom non è riferito a presunti abusi edilizi, né tantomeno ha comportato iscrizione al registro degli indagati a carico del sottoscritto e della dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Portoferraio Sandra Maltinti per i presunti reati di concorso in abuso d'ufficio ed abusi edilizi".
"L'unica imputazione a mio carico - continua Scelza - insieme al signor Giannerini Alberto, è una contravvenzione all'articolo 1161 del Codice della Navigazione, che riguarda un ipotesi di abusiva occupazione di spazio demaniale, e che comunque è già stata decisamente contestata dal mio legale".
"E' evidente - ha aggiunto Scelza - che è stato fatto uso improprio della diffusione di queste notizie inesatte; un uso peraltro facilmente riconducibile alla volontà di mettere in cattiva luce la mia persona a seguito della candidatura espressa nei miei confronti dal partito dei Democratici di Sinistra alla carica di Sindaco del Comune di Portoferraio. Da questo fatto deriva la mia ferma richiesta agli organi di stampa, affinchè venga dato a questa rettifica lo stesso risalto delle notizie inesatte che l'hanno preceduta".
"I miei legali - ha concluso Scelza - sono stati anche incaricati di sporgere querela, per calunnia e diffamazione, nei confronti di Anna Luisa Sangalli, rappresentante di Elba Social Forum, per quanto affermato nell'articolo a sua firma pubblicato sul quotidiano on line Elba Report nell'edizione di martedì 16 marzo 2004, con mandato di estendere la querela, ove ne sussistano le condizioni, anche al direttore responsabile dello stesso giornale, Sergio Rossi".