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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Giannutri: la Regione compra la Villa Romana
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La Regione Toscana ha acquistato la Villa Romana di Giannutri, messa all'asta dopo il fallimento della società proprietaria. Si tratta di un importante sito archeologico che ora si intende valorizzare. La villa fu fatta costruire dalla famiglia imperiale dei Domizi Enobarbi, nella seconda metà del primo secolo dopo Cristo
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La Regione Toscana ha acquistato la villa romana dell'isola di Giannutri. La decisione è stata presa nel corso dell'ultima giunta, a seguito della notizia della vendita all'asta di un lotto di terreno corrispondente alla parte più significativa del sito archeologico, sottoposto a vincolo di tutela archeologica dal 1973. Il sito comprende l'esteso quartiere residenziale romano di Villa Domizia.
E all'asta giudiziaria, che si è tenuta a Grosseto nei giorni scorsi, non hanno partecipato altri potenziali acquirenti, così i delegati regionali hanno potuto fare la loro offerta ed in breve, aggiungendo la sola offerta minima di 2.500 euro alla base d'asta di 83.520 euro, la Regione si è aggiundicata il lotto su cui sorge la parte più significativa del sito archeologico.
"Siamo stati gli unici a fare un'offerta, - ha commentato l'assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi - se la Regione non si fosse mossa in tempo anche la seconda seduta dell'asta per la Villa sarebbe andata deserta. Adesso è il momento delle sinergie. Ora che la Villa ha di nuovo un proprietario disposto a prendersi cura della sua conservazione e del suo ruolo nel panorama di siti archeologici della Toscana, dobbiamo pensare a far nascere e crescere rapporti costruttivi di collaborazione tra Regione, Ministero per i beni culturali e le attività culturali e Parco nazionale dell'arcipelago toscano".
"Ora che l'intero sito archeologico è tornato ad essere di proprietà pubblica, - ha aggiunto - in accordo con le altre istituzioni dovremmo studiare un modo per promuovere l'area. Un ruolo chiave in questo senso potrà essere svolto anche dalla Provincia, che si è dimostrata interessata a partecipare attivamente alla valorizzazione della Villa, e dalla Soprintendenza archeologica, che è l'unica ad avere le competenze necessarie per assicurare l'assistenza tecnico scintifica di cui il sito ha bisogno"
L'acquisizione della Villa romana di Giannutri, per quanto decisa come tempestiva risposta ad un'emergenza, si colloca a pieno titolo nelle politiche regionali per la conservazione dei beni culturali della toscana e la loro valorizzazione come strumento di crescita economica e culturale della regione.
Villa Domizia fu costruita dalla famiglia imperiale dei Domizi Enobarbi, nella seconda metà del primo secolo dopo Cristo. Fu eretta senza risparmio di finanze ed energie in un territorio impervio e totalmente privo di acqua e di materie prime. Posta sulla costa occidentale, si estende verso l'interno e si integra con due approdi, Cala Maestra, a occidente, e Cala Spalmatoio, a oriente.
Le strutture collegate alla villa occupano un'estensione di circa quattro ettari e si distribuiscono su tre piani. La villa un tempo doveva essere ricca di marmi, mosaici e afferschi. Oggi, delle decorazioni restano solo tracce, mentre sono ben conservate le strutture murarie e un peristilo interno.
Il complesso comprendeva gli alloggi della famiglia imperiale, dove tre saloni dovevano essere addirittura provvisti di impianto di riscaldamento, quartieri per gli schiavi, terme, annessi. E' ancora oggi ben visibile il sistema di condutture e cisterne che distribuiva in tutta l'isola l'acqua piovana raccolta, o quella importata dal continente attraverso navi. Da segnalare il fatto che l'approdo di Cala Spalmatoio e una delle cisterne romane sono ancora oggi utilizzati dalla popolazione residente. |
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