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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Legambiente ha perso il Cigno?
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Prosegue il diverbio a distanza tra Legambiente Arcipelago Toscano e i partiti del centro destra di Rio Marina che sostengono l'amministrazione comunale del senatore Francesco Bosi. Tutto era cominciato dalle dure dichiarazione di Bosi che, lo ricordiamo, è anche sottosegretario nel governo Berlusconi...
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Agisce all'Elba una Legambiente che, a dispetto del proprio simbolo (una creatura immacolata, elegante e pacifica) si caratterizza per faziosità, arroganza ed ambiguità. Dirigenti elbani di Legambiente, strumentalizzando temi cari a tutti, hanno scelto una politica di parte a fianco della sinistra antagonista, per colpire gli avversari e dipingere un immagine dell'Elba gravemente distorta e fortemente negativa.
La Casa delle Libertà di Rio Marina, che ha ben chiaro questo schema, fazioso e lobbistico, rivolge loro alcune domande:
1) perché non hanno mai reclamato interventi sul grave ventennale dissesto idrogeologico delle aree ex minerarie, e si fanno vivi solo adesso, per criticare gli indispensabili lavori di bonifica e messa in sicurezza?
2) Perché non protestarono per i lavori alla spiaggia di Cavo?
3) Perché seminano allarme sull'antenna della telefonia mobile quando invece non contestano la legge Ronchi che fissa i limiti della sicurezza per la salute?
4) Perché si levano contro le cementificazioni nel nostro comune, l'unico all'Elba dove non si è costruito, mentre assegnano l'oscar del miglior piano strutturale a Rio Elba, che ha raddoppiato le sue volumetrie, tanto che lo stesso sindaco Schezzini si è giustamente dichiarata disponibile a ridurre le previsioni?
5) Che ne pensano delle cementificazioni firmate dal loro responsabile all'urbanistica. O egli usufruisce di qualche particolare salvacondotto?
6) Che titoli accademici o scientifici ha qualche loro dirigente per ottenere consulenze cosi generosamente retribuite?
7) Che uso fanno della loro presunta professionalità ambientalista, dalla quale traggono potere aggressivo per condizionare le scelte di enti pubblici e privati?
8) Chi li controlla? A quali verifiche si sottopongono? Che consenso hanno?
9) Non e' forse, il loro, un potere senza controllo e senza responsabilità, ovvero il contrario della democrazia?
10) Sono dunque sicuri di avere i titoli di trasparenza e responsabilità per poter assurgere al ruolo di giudici e di campioni del bene e della pubblica moralità?
Per adesso ci limitiamo a queste poche domande, pronti a proseguire con più dettagliate notizie.
Casa delle Liberta di Rio Marina
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