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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Il governo "taglia i viveri" ai piccoli Comuni
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Legambiente Toscana e l'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ci parlano della politica del governo nei confronti delle necessità dei piccoli centri italiani, e lo fanno in modo molto preoccupato. Con i tagli di finanziamenti ai Comuni contenuti nella Finanziaria, dicono, verranno messe in ginocchio soprattutto le realtà più piccole che rappresentano un patrimonio di storia e di cultura per il nostro paese
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"Al peggio non c'è mai fine. L'ultima trovata del Governo Berlusconi per far cassa punta il dito contro i comuni. Saranno infatti 1700 milioni di euro circa (secondo stime dell' Anci) i soldi che, verranno a mancare nelle casse comunali. E come sempre, saranno i più deboli ad avere la peggio. Ai comuni più piccoli, infatti, quelli che non possono contare né su un grande potere contrattuale, né su vaste risorse alternative, verrà meno fino al 20-30% dei contributi. E' il caso dei paesi al di sotto dei 5000 abitanti ed ancor più di quelli al di sotto dei 3000".
Sono queste le riflessioni e i dati preoccupanti presentati da Legambiente Toscana, Coordinamento dei piccoli Comuni della Toscana, e dall'Anci. Caustico il commento del sindaco di Rio nell'Elba, Catalina Schezzini: "Questo è l'emblema della solidarietà ai tempi di Tremonti, secondo cui chi è povero sarà sempre più povero. E ciò vale sia per i Comuni sia per i singoli cittadini".
E proprio Rio nell'Elba è il Comune toscano più colpito dalla Finanziaria del Governo Berlusconi: il bilancio subirà una riduzione di 59.694,10 euro ben il 22,15% in meno, ma tra le prime dieci di questa pessima classifica dei tagli c'è anche un altro Comune dell'Arcipelago: Capraia, con un taglio di 32.883,34 euro e il meno 18,05%.
Il provvedimento, contenuto nella finanziaria 2004, costringerà le amministrazioni locali a necessari ed immediati tagli alla spesa sociale dei loro piccoli centri, il che significa meno trasporti pubblici, meno assistenza ad anziani e disabili, meno contributi per gli affitti dei più poveri, meno asili nido, meno soldi per la manutenzione del territorio, minor qualità della vita, con conseguente spopolamento ed impoverimento delle aree in questione.
E' stata anche annunciata un'importante mobilitazione di protesta che coinvolgerà molti paesi toscani ma che, a detta degli organizzatori, troverà facilmente nuove adesioni in altre regioni italiane. Mercoledì 17 Dicembre, dalle ore 21 alle 21,30, molte piazze principali dei piccoli comuni toscani resteranno al buio per protestare contro i tagli della finanziaria.
Questa manovra appare disastrosa dunque per i i comuni più piccoli, la cui sopravvivenza andrebbe salvaguardata anziché minacciata. Solo in Toscana sono ben 141 su 287 totali, i comuni al di sotto dei 5000 abitanti (praticamente mezza regione, il 72%, senza contare i molti altri poco al di sopra), 63 dei quali al di sotto dei 3000. Molti di questi paesi già da tempo, versano in situazioni di graduale impoverimento, arrivando al rischio d'estinzione a causa del conseguente abbandono dai parte dei propri cittadini.
Quanto ai servizi, tanto per citare uno degli esempi più eclatanti, si pensi solo che un'indagine dell'Irpet, rivela che solo 9 dei comuni toscani al di sotto dei 5000 abitanti può vantare un asilo nido, e nessun bambino dei 63 piccoli paesi al di sotto dei 3000 può avere "la fortuna" di frequentarne uno all'interno del proprio territorio.
Con questi ultimi tagli ai contributi comunali milioni d'italiani che ancora operano e risiedono in queste terre vedranno ridotti i loro sevizi pubblici e quindi la loro qualità della vita: quale miglior incentivo per abbandonare il paese? Chi abitata ancora in queste realtà andrebbe invece incentivato a restarci perché gli abitanti dei piccoli comuni infatti, concorrono a mantenere in vita, secolari culture e tradizioni, contribuiscono alla cura del territorio e delle risorse e alla manutenzione dei sistemi fluviali e delle acque, salvando ampie aree dall'abbandono e da conseguenti rischi idrogeologici che riguardano tutti.
Se i provvedimenti di taglio ai contributi comunali verranno approvati, verrà vanificato l'effetto della legge n° 1174, già approvata all'unanimità alla Camera, elaborata in qualità di deputato della Margherita da Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente. Questa legge contiene misure volte a favorire lo sviluppo dei piccoli comuni, soluzioni legislative e sgravi fiscali per favorire l'adozione di modalità innovative di gestione dei servizi scolastici, sanitari, di trasporto, commerciali e postali e favorire lo sviluppo di una giovane imprenditoria locale.
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