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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Le proposte per l'Elba di Agenda 21
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Il Gruppo A di Agenda 21, Forum dell'Arcipelago Toscano, ha presentato nei giorni scorsi alla Provincia di Livorno la sua relazione e le sue proposte su come risolvere i più scottanti problemi dell'Elba. C'è molto buon senso in queste proposte e la speranza è che i Comuni dell'isola ne facciano tesoro
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I problemi con i quali l'Elba si confronta da troppo tempo ormai, quali la carenza idrica, lo smaltimento dei rifiuti solidi, la viabilità e i trasporti, ma anche la formazione professionale e le politiche urbanistiche dei Comuni dell'isola. C'è tutto questo e molto altro ancora nel documento redatto dal Gruppo A di Agenda 21, Forum dell'Arcipelago Toscano e presentato alla Provincia di Livorno in questo scorcio finale del 2003.
Agenda 21 è all'Elba un gruppo di lavoro coordinato dall'Associazione albergatori elbani e nel quale sono presenti, oltre agli enti locali (questi almeno sulla carta), anche tutte le categorie produttive e le parti sociali. Leggendo il documento che il gruppo ha prodotto si hanno due impressioni ben distinte e sotto certi aspetti contrastanti.
La prima spinge all'ottimismo dato che nello scritto si suggeriscono soluzioni alle varie problematiche piene di buon senso e, tutto sommato, perfino abbastanza facili da mettere in atto. La seconda invece è di sconforto se si pensa a quanto i Comuni elbani abbiano sempre ignorato questo buon senso e seguito fino ad ora strade completamente diverse.
Basti ricordare in proposito la questione della mancanza di uno Sportello unico per le attività produttive, la cui istituzione viene chiesta da anni (e si consideri che si tratta di un obbligo di legge) con i Comuni che invece, da altrettanto tempo, fanno orecchie da mercante. Sulle politiche urbanistiche poi meglio stendere un velo e non ricordare più di tanto che il mondo produttivo chiede che si protegga l'ambiente valorizzando l'esistente mentre i Comuni pensano di realizzare una mole imponente di nuove seconde case che porterebbe il sommerso dei posti letto offerti al turista alla cifra di 150 mila unità a fronte delle 14 mila ufficiali del settore alberghiero.
Oppure... la questione dei porti turistici, con tutti i campanili elbani che vogliono ciascuno la loro "marina" senza pensare ai problemi di erosione delle spiagge, di inquinamento marino e di impatto ambientale terreste che ne deriverebbero. Agenda 21 sembra dunque aver lavorato bene e tracciato un profilo corretto di quella che dovrebbe essere l'Elba dei prossimi decenni, un'isola d'Elba che finalmente saprebbe proporsi al villeggiante con una organizzazione decente ed una professionalità adeguata.
Per scendere un po' in dettaglio comunque, vediamo cosa, in sintesi, suggerisce il Gruppo A di Agenda 21 per affrontare le problematiche elbane. Sul fronte dell'approvvigionamento idrico si chiede che si vada ad una adesione di tutti i Comuni elbani ad un soggetto unico in ambito ottimale e ad un miglioramento della distribuzione idrica. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti solidi la priorità è data da un serio avvio di un sistema di raccolta differenziata e dalla soluzione del problema della mancanza sull'isola di aree attrezzate per accogliere e lavorare rifiuti inerti ed ingombranti.
Assolutamente da non sottovalutare poi l'appello alla cura del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alla necessità di mantenere puliti i fossi in modo da evitare danni in caso di forti piogge. Sul fronte della viabilità si raccomanda di potenziare il servizio di trasporto pubblico, realizzare nuovi parcheggi e chiudere gradualmente al traffico i centri storici.
E poi, naturalmente l'aeroporto, struttura essenziale per il futuro turistico dell'Elba che deve essere potenziata in modo da garantire anche ai residenti collegamenti aerei efficienti. Della istituzione dello Sportello unico delle attività produttive abbiamo già parlato, così come della necessità che vi sia una gestione più oculata del territorio in campo urbanistico.
Restano da segnalare i consigli in tema di tutela del mare, con il miglioramento della depurazione a monte per le acque reflue smaltite attraverso le condotte, di realizzazione di nuove infrastrutture di qualità (proposto un campo da golf e sedi congressuali) e di un innalzamento della professionalità di chi opera nel turismo con l'istituzione all'Elba di un Istituto professionale alberghiero che dovrebbe essere una normale scuola superiore in grado di rilasciare, alla fine, un diploma con il quale si possa accedere all'università.
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