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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Un santuario da tutelare
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A qualche giorno dalla ricorrenza mariana dell'8 dicembre a Capoliveri ci si interroga sul futuro del bellissimo santuario della Madonna delle Grazie, da sempre meta di pellegrinaggio nelle festività dedicate alla Vergine. Da mesi infatti c'è un certo allarme per una tutela di questo luogo sacro, storico e artistico che, secondo l'opposizione consiliare, mancherebbe
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di Milena Briano *
Durante l'ultima riunione del Consiglio Comunale abbiamo approvato numerosi verbali delle sedute precedenti e uno di questi era relativo alla nostra mozione per la tutela del patrimonio storico artistico comunale, in particolare del santuario della Madonna delle Grazie. Non che ce ne fossimo dimenticati, ma immediatamente l'incredibile vicenda del nostro santuario è ritornata intensa e prepotente davanti ai nostri occhi.
Intensa per tutto quello che il santuario rappresenta per il paese e i suoi abitanti, prepotente perché l'inoperosità accidiosa della amministrazione ci aggredisce, in questo caso, continuamente, nel non voler prendere alcuna iniziativa di tutela di quel luogo così caro e rappresentativo per tutti noi, credenti e non credenti.
Come abbiamo già avuto modo di dire, il santuario è un monumento prezioso che appartiene moralmente a tutta la comunità di Capoliveri: coloro che praticano la religione cattolica gli riconoscono il valore di luogo sacro di culto, coloro che non sono religiosi comunque avvertono sentimenti di appartenenza a quei luoghi praticati da sempre, e tutti, gli uni e gli altri, riconoscono il valore storico, culturale, etico dell'edificio e di quanto in esso contenuto.
E allora perché non si è fatto e non si fa quello che tutti si aspettano? Perché si sono fatte e si fanno orecchie da mercante di fronte a qualunque istanza di tutela? Perché non si dà seguito alla richiesta del Soprintendente ai Beni architettonici, paesaggistici, storici e artistici che chiede, già in data agosto 2002, di trovare una soluzione perché "tali veicoli transitando continuamente per quel tracciato e attraverso quell'area stanno procurando grossi problemi alla staticità del monumento", e che aggiunge "che l'attuale percorso utilizzato dai mezzi pesanti dovrà essere interdetto al passaggio carrabile, compreso anche il vecchio tracciato di pietra, e quindi esso dovrà rimanere solo un passaggio pedonale come era sempre stato"?
Perché non si dà seguito alla informativa della Prefettura che, richiamando l'intervento della Soprintendenza, ritiene che "la circolazione veicolare sul sagrato e sul vecchio tracciato in pietra non possa essere permessa", e chiede di "riesaminare quanto disposto con l'ordinanza N° 183/02 per estendere il divieto di transito veicolare a tutti i veicoli sul fronte principale adiacente alla Chiesa di Madonna delle Grazie" ?
Fra qualche giorno sarà l'8 dicembre e, come tutti gli anni, la maggior parte dei capoliveresi si recherà al santuario. Qualcuno farà tutto il percorso a piedi in segno di penitenza, altri ascolteranno la messa, altri reciteranno una preghiera, ad ognuno sarà dato un "panitello" benedetto, un saluto e un sorriso reciproco.
Tutti saranno rassicurati dall'atmosfera serena di quei luoghi, ma tutti sapranno in cuor loro che, per l'accidia dell'Amministrazione Comunale, il santuario è in pericolo, e che, se il Parroco, per qualche incredibile arzigogolo, dovesse perdere la causa giudiziaria, il sagrato della Chiesa, la volta di tufo sottostante, i quadri e gli affreschi, i voti e le preghiere custodite nell'interno, i fantasmi dei ricordi di una collettività saranno appesi ad un filo: un filo che la prepotenza e la insensibilità autorizzate potrebbero rompere facilmente, rubando un pezzo di storia ad una comunità che vorrebbe difendere i suoi ideali ma che non ha ancora trovato il coraggio di alzare la voce.
* Capogruppo Capoliveri Democratica
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