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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Cinghiali: il Parco va avanti
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L'Ente Parco dell'arcipelago prosegue nella sua politica di riduzione del numero di cinghiali all'Elba, animali che davvero destano preoccupazione per il loro proliferare e per i danni che causano all'agricoltura. Il Parco per risolvere la situazione, ha fatto un accordo con i cacciatori affidando a loro l'arduo compito...
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Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano prosegue con la sua politica di misure straordinarie per il controllo del numero dei cinghiali nell'area protetta. Per mezzo di una specifica ordinanza il commissario straordinario dell'ente, Ruggero Barbetti, ha infatti di recente stabilito dieci giornate di interventi di abbattimento d'urgenza del cinghiale da parte di operatori volontari autorizzati.
Si tratta in realtà di cacciatori che fanno capo al Consorzio D dell'Ambito territoriale di caccia numero 10 della Provincia di Livorno e viene previsto l'abbattimento di almeno 130 capi entro la fine di questo mese di novembre.
La necessità di avviare interventi di abbattimento d'urgenza dei cinghiali, che in effetti rappresentano un serio pericolo per tutti e causano gravi danni all'agricoltura, è prevista nello specifico "Accordo per la gestione o controllo numerico degli ungulati del territorio dell'area protetta" qualora si debbano fronteggiare situazioni di estremo pericolo al traffico, cose e colture, a causa di elevate densità di cinghiali.
Questo accordo, stipulato tra l'Ente Parco e l'Atc 10 livornese, il Consorzio D dell'Atc 10 Isola d'Elba e la Federazione provinciale di Livorno della Confederazione nazionale Coltivatori diretti, è stato prorogato fino al 31 ottobre del 2004. Si tratta del quinto provvedimento d'urgenza al quale è ricorso l'Ente Parco nell'anno 2003 per abbattere gli ungulati che, come dicevamo, arrecano danni alle colture e alle recinzioni, oltre a costituire evidenti pericoli per chi circola in auto poiché molto spesso questi animali si spingono fino ai bordi delle strade dell'isola.
L'impegno del Parco di gestire e controllare il numero degli Ungulati all'interno dell'area protetta si è concretizzato, nelle diverse campagne messe in atto, anche con l'utilizzo di altre tecniche oltre la caccia, a cominciare dalle trappole.
"Un'azione - ha sottolineato Barbetti - a tutto campo nel settore della gestione e del controllo del cinghiale all'interno dell'area protetta, spinta dalle segnalazioni dei danni causati dagli ungulati e dal pericolo oggettivo che essi rappresentano. Senza contare le richieste di abbattimento che sono giunte al nostro Ente da parte di numerosi cittadini".
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