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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Pini: a Campo si segano alla grande!
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Fu oggetto di roventi polemiche e di proteste l'anno scorso. Sembra che la questione, dopo una marcia indietro del comune di Campo nell'Elba, adesso si ripresenti. Parliamo dei bellissimi pini che cingono il lungomare di Marina di Campo e che il comune intendeva tagliare...
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E così, senza troppo chiasso, il comune di Campo martedì 21 ha fatto fuori un altro bel pino. All'inizio di Viale Pietri Giuseppe -come con classe e stile si legge sulla nuovissima targa di ceramica blu che il comune ha appena fatto murare lì a fianco. Diciamo in Via di San Piero, per quelli meno giovani.
Con un sindaco professore, come quello di Campo, appena letta una targa come questa (ma anche a Garibaldi Giuseppe e Nomellini Plinio non è andata di meglio), ci sarebbe solo da alzarsi in piedi e gridare "presente". In ogni caso in Viale Pietri Giuseppe, da ieri c'è un pino di meno.
Defunto, segato da una squadra di operai comunali, che invece di andare più utilmente con una paiola di calcina a tappare le buche per le strade e sui marciapiedi, vengono mandati a segare pini anche dove la strada è liscia come un biliardo e dove è assolutamente falso che creassero pericolo a qualcosa o a qualcuno.
Anche se lo dice la Forestale con studiate parole (parere favorevole), anzi lo facesse dire al comune con parole ancora più sapienti, soprattutto sufficienti allo scopo. (E poi si fanno i convegni sulla legalità e le gite a Pianosa... Al di là delle forme esiste anche una legalità sostanziale. O no?).
E meno male che per i pini segati in via Roma (e dopo quelli già segati sul lungomare) la Soprintendenza di Pisa aveva detto basta con le seghe e d'ora in poi il comune di Campo faccia dei progetti, senta un bravo fitopatologo e si abbattano solo piante malate e quindi pericolose, comunque da sostituirsi con altri pini!
Tutte chiacchiere. A Campo si sega alla grande. Al parcheggio del Vapelo i platani sono stati segati e sostituiti con due palme giganti comprate al vivaio di Porto Azzurro per... pochi milioni di vecchie lire cadauna (che per quel prezzo al comune di Campo potevano dargli anche una scimmia per farla arrampicare sul tronco, così almeno ci si risparmiava il viaggio ai tropici per vedere le une e le altre!). Soprintendenza, di nuovo, se ci sei batti un colpo.
Proprio in questi giorni si è letto che i turisti sono in calo (dicono gli albergatori). Per forza. In Tv gli fanno vedere una cosa e quando vengono ne trovano un'altra. Parlano di un isola verde e poi segano gli alberi. Solo un'infima percentuale degli ospiti ritorna. E il comune di Campo che fa? Cambia in peggio i connotati ad un paese che aveva saputo ritagliarsi una fascia di ospiti affezionati che ritornavano tutti gli anni.
In questa corsa al peggio questa estate ha pure organizzato sulla spiaggia, a tutte le ore, spettacoli deficienti che durano settimane e fanno più rumore di un jet al decollo (alla faccia dell'inquinamento acustico!). Li importano direttamente da Rimini e li mandano per radio. Ma almeno a Rimini i pini non li segano, li piantano!
E apprendiamo che anche il comune di Portoferraio, in questi giorni ha tagliato un altro pino a Via Ninci, dopo la strage già fatta lo scorso febbraio in seguito ai lavori di riordino della via che sembrano un cantiere eterno, quindi quanto detto per l'Amministrazione campese vale anche, mutatis mutandis, per il sindaco Ageno.
Wwf Arcipelago toscano
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