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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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"Nessuna confusione a Rio Marina"
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Stizzita risposta del comune di Rio Marina all'ultima denuncia di Legambiente riguardante uno strano affidamento dei lavori di ripristino ambientale del dopo alluvione sulle aree ex minerarie, lavori che secondo Legambiente avrebbero visto impegnata anche una ditta senza titoli né esperienze specifiche
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"Sui lavori alle aree ex minerarie non esiste alcuna confusione, se non nella mente degli esponenti di Lagambiente, nuovi Scherlock Holmes di tutto quanto accade all'Elba". E' tagliente nella sua sua risposta a Legambiente il senatore Francesco Bosi, sindaco di Rio Marina dal 2001 oltre che sottosegretario alla Difesa.
"I lavori per la messa in sicurezza ed il recupero geomorfologico ed ambientale di questo territorio - prosegue la nota del comune riomarinese in risposta agli ambientalisti - sono finanziati dal Ministero dell'Ambiente, e realizzati dal Commissario straordinario nominato dal Ministero dell'Interno, Dipartimento della Protezione Civile, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza decretata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri".
Naturalmente stiamo parlando dei lavori di ripristino idrogeologico fatti sulle miniere di Rio Marina a seguito dell'alluvione dello scorso anno e della piccola indagine, della quale parliamo nella pagina precedente, fatta da Legambiente Arcipelago Toscano su... qualche strana ditta che si sarebbe vista affidare quantomeno una parte dei lavori.
Il Comune dei Rio Marina, appena comparsa la "denuncia" di Legambiente sui quotidiani locali, si era affrettato con uno stringato comunicato per chiamarsi fuori dalla vicenda, sottolineando di non aver mai avuto rapporti di alcun genere con le ditte in questione.
Comune che per altro mette in evidenza adesso anche "il ruolo del Demanio, in quanto proprietario dell'intero vastissimo Compendio minerario, nell'esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e nella rimozione delle situazioni di pericolo, ove queste si manifestino. Tutto ciò, a maggior ragione, ove si verifichino eventi di eccezionale gravità come quelli alluvionali dello scorso anno, che hanno richiesto interventi di somma urgenza".
"Continua a meravigliare il fatto - si legge ancora nella nota del comune - che, dopo oltre vent'anni di totale abbandono del Compendio minerario elbano, e altrettanti di silenzio, le associazioni ambientaliste ed alcuni organi d'informazione si mobilitino proprio nel momento in cui si svolgono importanti interventi di messa in sicurezza e di recupero ambientale, che dovrebbero semmai essere salutati con viva soddisfazione da tutti".
"Come già puntualizzato - conclude - nel comunicato di ieri, comunque, l'Amministrazione comunale non ha nessun ruolo nella scelta delle aziende chiamate a svolgere gli interventi straordinari suddetti, e neppure funzioni di supervisione od ispezione sugli stessi".
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