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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Il teatrino della Comunità Montana
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"Ho assistito alla penosa serata nella quale la maggioranza di centro destra della Comunità Montana dell' Elba e Capraia ha dimostrato di non essere in realtà tale, non riuscendo infatti ad eleggere un nuovo presidente, non riuscendo a stendere neppure un documento condiviso almeno da loro stessi, presentandosi senza uno straccio di autocritica per i recenti scandali".
Inizia così il portavoce dei Verdi elbani, Carlo Rizzoli, un suo intervento di commento alla assemblea della Comunità Montana che si è tenuta, giorni fa, in una calda sera di mezza estate.
Una assemblea in cui è successo di tutto: offese personali, una consigliera di centro sinistra che lancia una bottiglia di plastica (c'era ancora un po' d'acqua dentro) verso chi la offende, un'altra consigliera di centro sinistra davvero poco galantemente accusata di essere "troppo rossa, perfino di capelli".
Insomma, è preoccupante, il livello è sceso davvero in basso. Senza contare che questa assemblea doveva dare una nuova guida all'Ente dopo le dimissioni dell'ex presidente Mauro Febbo, finito sulla graticola per peculato e per una gestione a dir poco allegra delle risorse dell'ente. Del resto lo diciamo da tempo e non siamo certo i soli: la Comunità Montana, nei fatti, non è di alcuna utilità e sembra servire soprattutto a fini clientelari.
Purtroppo invece parliamo dell'ente che ha "le maggiori responsabilità - fa notare un documento in proposito dei Ds elbani - sull'annoso problema dell'acqua e competenze sul patrimonio boschivo (altra emergenza)". E adesso quest'ente è senza testa dato che, dall'assemblea dei giorni scorsi, tutto ciò che si è riusciti a ricavare è stato un semplice rinvio.
E' mancato insomma, per l'ennesima volta, il numero legale. Questo, naturalmente, per le divisioni all'interno di una maggioranza che difficilmente riesce portare in assemblea i suoi uomini in modo da garantire, appunto, il numero legale.
Ente comprensoriale dunque allo sbando, e (lo aggiungiamo ancora e poi stiamo zitti) arriverà sempre troppo tardi il momento in cui l'Elba deciderà di fare piazza pulita di una anacronistica divisione in otto nano-Comuni (più il peso morto della nano-Comunità Montana) e si andrà finalmente ad istituire un Comune Unico che avrà peso politico e sarà costituito da una classe dirigente finalmente più selezionata e all'altezza del compito a cui è chiamata.
Detto questo sulla cronaca della serata assembleare non ci sembra il caso di soffermarci molto, salvo sottolineare il fatto che il "presidente in pectore" Luca Simoni e la sua possibile maggioranza, oltre ad aver dimostrato inconsistenza soprattutto quest'ultima, non sembrano intenzionati a presentare un programma diverso da quello della precedente gestione di Mauro Febbo.
Quanto infine ai commenti dobbiamo registrare un laconico comunicato della Casa delle Libertà nel quale si dà tutta la colpa alla sinistra e la risposta di quest'ultima che sottolinea invece come "l'Elba abbia bisogno di una classe dirigente più seria". Per ora dunque, davvero niente di nuovo sotto il sole.
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