|
Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
|
|
|
L’isola delle aree marine protette
|
|
Il gruppo di minoranza nel Consiglio comunale di Capoliveri interviene commentando l'ipotesi di istituzione all'Elba di aree marine protette. Questo a seguito dell'incontro che c'è stato, nelle settimane scorse, tra gli enti elbani ed il Ministero dell'Ambiente. I comuni dell'isola debbono decidere presto se istituire questi parchi marini, ma forse ci vorrebbe più tempo...
----
Il risultato del recente incontro, avvenuto a Roma su convocazione del Ministero dell’Ambiente, tra il commissario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e alcuni sindaci elbani, ha messo in luce, a nostro giudizio, alcune perplessità che nutrono le amministrazioni locali rispetto alla proposta presentata.
I rappresentanti dei Comuni di Marciana, Marciana Marina e Portoferraio (gli unici elbani presenti oltre al commissario e sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti) sono tornati da Roma dicendo di voler dare nei prossimi giorni una risposta sulla opportunità di istituire l’area marina protetta.
Niente di più ragionevole. Come consiglieri di minoranza del Comune di Capoliveri avevamo già assistito una volta ad un iter del tipo seguente: presentata in Consiglio la proposta per 4.200 ettari per il nostro comune, territori marini dentro o territori marini fuori senza spiegazione chiarificatoria, nessuna discussione preliminare, approvata la proposta a suon di voti di maggioranza, la nostra astensione, nessun coinvolgimento delle categorie interessate, sconcerto in paese.
Questa volta si aggiunge che la prima riunione (per quello che ci risulta) viene fatta non qui, nell’arcipelago, ma a Roma, quasi da un giorno all’altro, senza dare ai convenuti il tempo di pensare. In altri tempi si sarebbe parlato di Parco piovuto dall’alto, di sopraffazione delle popolazioni locali, si sarebbero fatte marce di protesta e tiri di uova.
Ma, a parte questi piccoli segni di colore, l’istituzione di un parco marino è un passo importante e, se non è solo una delle tante operazioni d’immagine frequenti in questi giorni, le popolazioni e le amministrazioni locali devono poter avere il tempo di parlarne, confrontare le varie opinioni e le varie aspettative, poi decidere.
Un mese ci sembra poco. Per i rifiuti sono anni che non troviamo una posizione comune (rischiando di perdere 11 miliardi di finanziamenti regionali), per il canile lo stesso, per l’Ambito Ottimale dell’acqua pure, per la perimetrazione dei terreni nel Parco non siamo contenti e vogliamo cambiare e ridurre, per presentare proposte alla Regione sui Piani Strutturali alla luce dell’alluvione del 4 settembre nessuno si muove. E vogliamo mettere sul tappeto la risposta all’area marina protetta entro fine giugno?
All’Elba, come Amministrazioni comunali, non si riesce a mettersi d’accordo su nulla, ma entro la fine del mese si darà una risposta al Ministro su questa proposta? Si riuscirà a parlarne nei vari Consigli Comunali, si definiranno gli obiettivi di questa area marina protetta, si riuscirà ad indire riunioni delle categorie professionali interessate, a chiarire le implicazioni sulla balneabilità, sulla navigazione, sul turismo, sulle attività di diving, sulla ricerca scientifica, sui pescatori professionisti, dilettanti e sportivi, si farà di tutto di più.
O farà, poi, il Commissario con il Ministro? Siamo quasi a metà giugno e ancora nulla si sente. Siamo tutti capaci di discussioni teoriche e di sogni in grande, ma dobbiamo anche essere pragmatici, siamo qui anche per questo. Dobbiamo arrivare alla risoluzione dei problemi, dobbiamo volere la concretezza.
In questo momento sarebbe auspicabile vedere risolti i problemi dei rifiuti, degli inerti e degli ingombranti, della qualità dell’acqua al limite della potabilità, della condotta idrica sottomarina e della rete di distribuzione in pessime condizioni, del Piano Spiagge consortile, delle alghe, dei depuratori inefficienti, dei trasporti interni e dei collegamenti col continente, della scuola e delle sue attività integrative, delle materne e degli asili nido, dell’abbandono scolastico, del turismo di qualità nei fatti e non nelle parole, di condizioni di vita più garantite per i residenti.
Nel frattempo, con calma responsabilità e chiarezza, potremmo discutere dell’Area Marina Protetta, alla quale, se pensata in un certo modo, sicuramente in tanti crediamo. La fretta è cattiva consigliera. A meno che non si voglia solo mettere il bollino blu sulla banana, ma non credo si possa essere contenti di sentirsi in una Repubblica delle Banane, come purtroppo qualche volta già accade.
Milena Briano - Capogruppo Capoliveri Democratica |
|
|
|
|