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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Le colombe grigie di Capoliveri
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"Sindaco difensore dei bambini", è questa la nomina che ricevuto, nei giorni scorsi, dall'Unicef il primo cittadino di Capoliveri, Ruggero Barbetti, per altro anche fortemente voluto alla guida del Parco Nazionale, per ora come Commissario, dal Ministro dell'Ambiente Matteoli.
Questa piccola aggiunta va fatta perché adesso parliamo anche di vari aspetti che riguardano Capoliveri e la sua amministrazione, tra i quali anche i rilievi mossi dall'opposizione sui molti, forse troppi, impegni del sindaco. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto la nomina dell'Unicef.
Deriva da una iniziativa del sindaco Barbetti del natale 2001. Nei mesi precedenti c'erano stati gli attentati in America dell'11 settembre e la guerra in Afghanistan e Capoliveri decise di non addobbare con costose luminarie natalizie le sue vie ma di devolvere una adeguata somma in denaro all'Unicef per il programma "Salviamo i bambini afghani". Una bella e giusta iniziativa che tutti apprezzammo molto.
Altrettanto giusto ci sembra il conseguente riconoscimento che l'Unicef ha voluto dare al sindaco capoliverese ricordando come sia necessario che il mondo sia anche "a misura di bambino". Va anche aggiunto che il Comune di Capoliveri e l'Unicef hanno portato avanti negli ultimi mesi, presso le scuole del paese, un lavoro a seguito del quale gli alunni hanno adesso esposto riflessioni sulla condizione e sui diritti dei bambini, formulando proposte e rappresentando le loro necessità all'Amministrazione comunale.
Barbetti dunque uno dei 125 sindaci italiani difensori dei bambini, fissati nella riunione del 19 febbraio 2003 a Roma per costruire, con la stessa Unicef, una "Città a misura di bambino". L'occasione però è stata presa al volo da molti, considerando da un lato il momento di drammatico conflitto e di morte (anche di bambini) che il mondo sta vivendo e dall'altro, più locale, le molte accuse che l'opposizione di centro sinistra capoliverese muove al sindaco.
Ha cominciato il movimento "Donne e uomini per la pace" chiedendo a Barbetti una parola chiara contro una guerra in Iraq che il mondo, in maggioranza, giudica immotivata e che già sta facendo migliaia di vittime. Naturalmente anche l'opposizione ha subito proposto al Consiglio comunale l'approvazione di un ordine del giorno di condanna della guerra.
Non ci pare però che siano giunte... bianche colombe in risposta a queste istanze, anzi il Consiglio comunale di Capoliveri ha alla fine approvato un proprio documento piuttosto generico che "esprime sentimenti di contrarietà all'orrore della guerra" e parla della pace come del valore più alto da difendere "anche se purtroppo è la stessa natura umana che porta in sé una più o meno accentuata indole bellicosa".
Respinto dunque l'ordine del giorno del groppo di minoranza Capoliveri Democratica, così come la richiesta di esporre fuori dal Municipio la bandiera della pace. I consiglieri d'opposizione hanno, a questo punto, praticamente accusato Barbetti di usare in modo strumentale i "buoni sentimenti". Insomma, se da un lato il sindaco ha ricevuto un lusinghiero riconoscimento dall'Unicef dall'altro questo stesso riconoscimento lo ha chiamato subito a dimostrare nei fatti... qualcosa che dimostrare non poteva.
E i suoi oppositori per altro hanno anche rincarato la dose: Milena Briano ad esempio, capogruppo della minoranza, ha diffuso una nota in cui traccia un impietoso bilancio degli ultimi tempi di amministrazione a Capoliveri ed è duro anche il neoeletto segretario dei Ds Capoliveresi Alessandro Bosi che in una sua breve riflessione boccia senza appello l'operato del sindaco.
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