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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Un dissalatore per la grande sete elbana
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"Finalmente anche il Ministero dell'Ambiente concorre all'accelerazione degli interventi necessari per risolvere la crisi idrica dell'Isola d'Elba che la Regione Toscana aveva già cominciato ad affrontare con lo stanziamento, in base alla legge numero 13 del 2001, di quasi 4 milioni e mezzo di euro per la tutela e il potenziamento delle risorse idropotabili dell'arcipelago toscano e per la fine della dipendenza dai rifornimenti con le bettoline".
Questo il commento dell'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci dopo l'accordo di programma siglato a Roma tra il ministero dell'Ambiente, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, gli otto comuni elbani, la Comunità montana e l'Ato 5, che prevede, tra l'altro, la realizzazione a Marciana Marina di un dissalatore da quaranta litri al secondo finanziato dal ministero dell'Ambiente con circa 2 milioni e 500 mila euro.
Regione Toscana dunque in sintonia su questa scelta con il Ministro. Del resto per quanto riguarda l'endemica carenza idrica elbana forse stavolta ci siamo, se sarà non superata del tutto quanto meno si dovrebbe andare verso un miglioramento della situazione, miglioramento che per altro c'è gia stato l'anno scorso dato che, se in passato l'isola, in estate, disponeva in tutto di 275 litri d'acqua al secondo, già nel 2002 si era passati a 325.
E quest'anno si aggiunge, come dicevamo, il dissalatore finanziato dal ministero dell'Ambiente e che si va a realizzare a Marciana Marina. Aspettiamo naturalmente di vederlo funzionare prima di dare qualsiasi valutazione ma, se verranno smentite le scettiche previsioni che da alcuni vengono fatte, i 40 litri al secondo che il nuovo impianto fornirà costituiranno un bell'aiuto per superare le fasi di emergenza.
Anche l'estremità occidentale elbana, che storicamente ha difficoltà di approvvigionamento idrico, potrebbe vedere presto migliorata la propria situazione dato che sarà presto più facile tenere l'acqua in pressione nelle condotte, chiave di volta questa per evitare che La Zanca, Chiessi e Sant'Andrea soffrano la grande sete estiva.
Tra l'altro la Comunità Montana dell'Elba e Capraia, attraverso il suo assessore ai servizi idrici Pietro Galletti, continua a portare avanti la politica di cercare l'acqua sull'Elba attraverso l'utilizzo di pozzi e sorgenti. Già i benefici dello scorso anno vennero proprio dai nuovi pozzi realizzati, continuare con convinzione su questa strada vuol dire, con l'aggiunta del dissalatore, dare forse all'Elba la quantità d'acqua necessaria.
Del resto la carenza idrica elbana riguarda praticamente solo un mese, quello di agosto, che più affollato di così umanamente non può essere, pena l'invivibilità. Quindi, se si evita l'emergenza agostana e magari si riesce a distribuire i flussi turistici anche sugli altri mesi, l'uscita dal tunnel potrebbe essere davvero raggiunta.
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