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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Social forum europeo a Firenze
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Dunque si tiene in questi giorni a Firenze il Social Forum europeo, più precisamente dal 6 al 10 novembre prossimo. Tra polemiche e qualche provocazione (che di sicuro non verranno meno tanto presto con il rischio che vengano oscurati i temi importanti per i quali si incontrano in città migliaia di giovani e meno giovani di tutto il mondo) il Governo ha dato, come si sa, nei giorni scorsi, il suo via libera.
La manifestazione prevede oltre 150 seminari, decine e decine di workshop di mattina e conferenze/dialoghi serali e la presenza a Firenze di nomi di fama internazionale, da Samir Amin a a Ahmed Ben Bella, da Naomi Klein a Vandana Shiva, solo per citarne alcuni.
Nelle scorse ore e nelle prossime continuerà di certo un gran lavorio organizzativo e di relazioni, che ha portato il Presidente della regione Toscana, Martini, a dire che vi è un dato di grande novità (diversamente da Genova, diciamo noi): "Mai come in questa occasione, a Firenze, movimento e forze dell'ordine hanno discusso e lavorato insieme" al fine di garantire la sicurezza ai partecipanti al Social Forum e alla città tutta .
Anche il Sindaco di Firenze, Dominici, ha espresso soddisfazione, ringraziando il Consiglio dei ministri e superando di fatto gli allarmismi seminati a piene mani dal Governo dei giorni scorsi, quando.. dava praticamente per certo "devastazioni in città". Il Prefetto Achille Serrà si è dichiarato soddisfatto per il clima di serenità ritrovato.
Da parte loro le associazioni e i movimenti no global, tra i quali figura anche la CGIL che sarà presente con uno spezzone proprio nel corteo contro la guerra del 9 novembre, intendono adottare un sistema che chiamano di controllo democratico, in sostanza una gestione comune della sicurezza in cui ciascuno è responsabile di ognuno che ha intorno, senza spazi per iniziative individuali o di piccoli gruppi, senza caschi, armamentari e testuggini varie.
L'invito è quello di dotarsi però di macchine fotografiche, video, registratori: le ferite di Genova sono ancora aperte, in quell'occasione le testimonianze dei protagonisti furono fondamentali a ricostruire la verità. La preoccupazione, ovvia, riguarda il pericolo di infiltrazioni e provocazioni esterne, disseminate a Genova, come si ricorderà, a piene mani.
Il Forum comincia il 6 novembre con un concerto. Seguono poi tre giorni densi di dibattiti lungo queste tre linee tematiche: liberalismo e globalizzazione, guerra e pace, democrazia, cittadinanza e diritti. Il 9 avrà poi luogo quella che si preannuncia come una grandiosa manifestazione per la pace; si parla in queste ore di 200.000 adesioni. Il 10, infine, l'epilogo con un'assemblea dei delegati, le decisioni e i programmi per la rete dei movimenti.
"E' auspicabile, adesso, che ci si concentri sui contenuti, sulle analisi e sulle proposte. E' ora che i grandi mass media diano conto con nettezza e onestà intellettuale di quando avverrà a Firenze; è ora che la politica ne tenga conto..." ci dice un partecipante. "I conflitti nel mondo non sono risolvibili con ricette di guerra. "A furia di occhio per occhio si diventa tutti ciechi" recitava Gandhi. Un altro mondo è possibile." Lo invocheranno migliaia di giovani a Firenze dal 6 al 10 novembre. Possiamo dar loro torto? Marina Bergamin
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