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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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WWF: si all'energia eolica ma... con giudizio!
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Il WWF Toscana ritiene importante, con le cautele del caso e coerentemente con le posizione del WWF Internazionale, sviluppare le fonti di energia rinnovabile come l'eolico per fronteggiare i cambiamenti climatici. Questo però deve essere fatto tenendo conto non solo degli aspetti energetici ma anche dell'impatto che queste tecnologie possono avere sull'ambiente.
Ciò non vuol dire di no all'energia eolica, ma dire di no a una diffusione di questi impianti incontrollata e incurante del territorio. La costruzione di mulini eolici alti quasi cento metri potrebbe infatti cambiare completamente l'aspetto di molte aree di enorme pregio ambientale della Toscana se non verranno adottate grandi cautele nella loro localizzazione.
Questo porterebbe a gravi danni non solo per l'ambiente e la fauna, ma anche per il turismo, che in molte aree della nostra regione è la maggiore risorsa per l'economia locale. La peculiarità della nostra Regione (e più in generale del nostro paese) nasce dal fatto che una ventosità adeguata è presente in aree limitate del territorio toscano, per lo più coincidenti con la dorsale appenninica, le isole dell'Arcipelago Toscano e numerose aree collinari spesso sottoposte a regime di protezione.
Questo fa sì che l'energia eolica non può essere l'unica e neppure la maggiore risposta della Toscana all'esigenza di energie alternative. In questo senso va sviluppato anche il solare, marginalizzato dal Piano Energetico Regionale toscano, utilizzando aree già antropizzate come zone industriali, ex-discariche di miniere, ecc.
E' indispensabile, inoltre, incentivare seriamente il risparmio energetico bloccando la tendenza a fare sconti a chi consuma di più e favorendo con benefici economici l'uso di apparecchi a minor consumo energetico.
L'impatto ambientale dei mega impianti eolici va valutato in tutte la fasi del ciclo di vita (aspetti temporali, spaziali e cumulativi) e deve tenere conto di tutta una serie di fattori come lo sconvolgimento del paesaggio, il rumore, le vibrazioni, i riflessi della luce, la collisione diretta degli uccelli, la perdita di habitat riproduttivo e alimentare per le specie animali, l'impatto delle infrastrutture associate come le strade e gli ancoraggi, gli elettrodotti connessi e l'interferenza con processi geologici, geomorfologici e idrologici.
Se teniamo conto di tutti questi aspetti, troveremo che l'opzione eolica non è sempre accettabile né spesso è davvero la più economica (i costi ambientali non contano?). Il WWF Toscana ritiene che debbano essere svolte sia una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che una Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in modo che si tenga conto dell'impatto del sistema degli impianti eolici previsti a livello regionale e interregionale e non solo dell'impatto del singolo impianto.
Lo si faccia inoltre per mezzo di procedure pienamente trasparenti con la consultazione di tutti gli enti interessati, attraverso una commissione tecnico scientifica, composta da esperti comprovati nel settore zoologico, botanico, geologico, ingegneristico e dei beni culturali. La Toscana ha un paesaggio che ha conservato nei secoli valori eccezionali e che va tutelato nell'interesse dell'intera umanità.
Molte delle 129 zone potenzialmente adatte all'installazione di mega impianti eolici, individuate dalla Regione sulla base degli indici di ventosità, sono tutelate da aree protette (Parchi, Riserve naturali e ANPIL) o comprese nei S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria) che fanno parte della Rete Natura 2000 dell'Unione Europea.
Già diverse ditte hanno richiesto di poter installare ben 34 mega impianti superiori ai 10 MW (ben oltre le stesse previsioni del Piano Energetico Regionale) in aree di cui non si sa quasi nulla e forse neanche coincidenti con i 129 siti individuati, come nel caso del Monte Buceto in provincia di Grosseto, ubicato all'interno di un Sito di Importanza Comunitaria.
La realizzazione degli impianti eolici deve invece essere esclusa dalle aree di migrazione primaverile e autunnale di specie veleggiatrici (aquile, avvoltoi, rapaci di media taglia, cicogne, gru, ecc.) come ad esempio stretti, valichi montani e zone umide.
L'Appennino e le altre aree montane interne proteggono ecosistemi delicati e fragili come le praterie montane, ormai di limitate estensioni, dove si alimentano e riproducono molte specie di uccelli inseriti nella direttiva comunitaria 79/409/CE, che sono tutelate spesso attraverso la costituzione di Z.P.S. (Zone di Protezione Speciale).
Il WWF Toscana ritiene prioritariamente che in queste condizioni, anche in considerazione della limitata estensione dei territori tutelati, nessun mega impianto eolico possa essere autorizzato all'interno di aree protette, SIC e ZPS.
Inoltre, visto che già in diverse parti d'Italia si sono realizzati grandi impianti eolici sulla spinta delle società che stringono accordi con singoli comuni senza una vera programmazione e valutazione dell'impatto, il WWF Toscana chiede alla Regione Toscana una moratoria che consenta di giungere alla puntuale localizzazione dei mega impianti eolici dopo una attenta valutazione che tenga conto dell'enorme valore del nostro paesaggio, degli habitat e della avifauna.
Nel contempo la Regione Toscana deve giungere anche ad una revisione del Piano Energetico Regionale che riequilibri le fonti energetiche in favore del fotovoltaico, promuova con forza il risparmio energetico e cancelli la norma che prevede addirittura iter autorizzativi più snelli per la localizzazione e l'installazione di mega impianti eolici in aree protette.
WWF Toscana
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