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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Rifiuti: ultimatum della Provincia ai Comuni elbani
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Scabrosa, preoccupante, assurda... sono tanti gli aggettivi pertinenti nella vicenda legata al trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi all'Elba. Costosa... ecco, c'è anche quest'altro che può essere aggiunto, specialmente in questo periodo, quando cioè i rifiuti prodotti sull'isola vengono smaltiti nell'impianto di Ischia di Crociano, a Piombino.
Con costi aggiuntivi quindi, in termini di trasporto e di servizio richiesto oltre canale. Del resto la Provincia di Livorno non poteva fare altrimenti che ordinare che si seguisse questa strada (fino al 31 marzo) in una situazione bloccata come quella attuale. L'impianto di Buraccio
Una situazione che vede i comuni elbani in disaccordo tra di loro che non riescono a gestire la situazione, discarica elbana di Literno satura e impianto di Buraccio in condizioni ancor più controverse. Sempre per colpa dei comuni elbani (ritardatari) si è costituito soltanto adesso anche l'Ato (ambito territoriale ottimale) che guiderà in futuro la politica del trattamento dei rifiuti e del ciclo delle acque.
In questo scenario non ha sorpreso il fatto che la Provincia abbia sentito nuovamente il bisogno di inviare, qualche giorno fa, un altro chiaro messaggio agli enti locali dell'isola d'Elba: superare la conflittualità altrimenti sarà Livorno a far rispettare il piano provinciale dei rifiuti e gestire il servizio all'Elba "a colpi di ordinanza".
E' stato l'assessore provinciale all'ambiente Marco Della Pina a gettare il sasso nello stagno stabilendo nei fatti cinque obiettivi precisi che all'Elba debbono essere raggiunti al più presto, praticamente entro il 31 marzo.
Questi obiettivi sono innanzitutto la costituzione dell’Azienda comprensoriale elbana (la cosiddetta nuova Esa), quindi l’insediamento dell’Ato che, come dicevamo, in futuro sarà il gestore politico di tutto lo smaltimento Rsu nel bacino provinciale, la presentazione del progetto relativo al 2° modulo della discarica di Literno (come dicevamo, ora satura e quindi da ampliare).
Per finire... la definizione della questione dell'impianto di Buraccio con la Daneco Waste (cui un lodo arbitrale ha riconosciuto il "credito" di di 22 miliardi di lire nei confronti dell'Elba) ed il piano di rilancio produttivo di quella struttura con l’addio alla (anche teorica) gassificazione, ma con l’applicazione su tutto il territorio elbano di una seria e consistente raccolta differenziata (50% dei rifiuti da riciclare).
Particolarmente importante per altro quest'ultimo aspetto, non solo per diminuire i costi della raccolta per gli utenti, ma anche per dare un’immagine dell’Isola più consona al suo status di Parco nazionale, di zona ad alto livello di protezione ambientale.
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