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Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 06/04/2002
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news n. 0683
Si sgonfia il caso degli 'anarchici' di Rio Marina
"Dunque gran parte del materiale sequestrato dai carabinieri ai ragazzi di Rio Marina é stato dissequestrato dal Tribunale della Libertà. Il caso si sgonfia. Non avevo torto a dichiararmi del tutto insoddisfatto dalla risposta del Governo alla mia interpellanza parlamentare".
Queste le parole con cui l'onorevole Fabio Mussi ha commentato il pronunciamento del Tribunale della Libertà sul caso di questo gruppo di ragazzi elbani sul quale lo stesso Mussi aveva presentato una interrogazione parlamentare.
Si ricorderà infatti che erano state operate, da parte dei carabinieri, delle perquisizioni notturne nelle abitazioni di otto giovani di Rio Marina, si cercavano armi, fu detto, ma furono trovati solo dei poster del Che Guevara, pubblicazioni di ispirazione anarchica e... coltelli da cucina.
Insomma la cosa fu vista decisamente come un eccesso... e vi furono roventi polemiche ed anche una manifestazione di piazza, a Rio Marina, alla quale l'intero centro sinistra presenziò compatto.
Il sindaco di Rio Marina Francesco Bosi che, come molti sapranno, è anche un senatore e soprattutto è Sottosegretario alla Difesa, non si pronunciò sulla vicenda, tanto che alcuni gliene attribuirono perfino una sorta di implicita o indiretta paternità. Il sindaco nei mesi precedenti aveva anche parlato della presenza a Rio Marina di un disagio giovanile, anzi di una "devianza giovanile", che lo preoccupava.
La reazione di Bosi alla interrogazione di Mussi nella quale in un certo qual modo lo si chiamava anche in causa, non sie era fatta attendere ed il senatore aveva minacciato querele contro il Vice presidente della Camera.
"Aveva torto il sindaco Bosi - commenta adesso Mussi - prima a tacere sull'episodio, e poi a minacciare alquanto improbabili querele contro di me. Un sindaco deve rappresentare e difendere i suoi cittadini, innanzitutto. E quando c'é un sopruso o anche solo un errore, deve dirlo. Sennò, che sindaco é?".
Soddisfazione naturalmente all'Elba per questo caso che si sgonfia, e soprattutto un augurio: che certi eccessi non si ripetano.
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