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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Si discute di emergenza rifiuti a Portoferraio
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Sarà un consiglio comunale tutto particolare quello fissato per la mattinata di lunedì 18 marzo a Portroferraio. Un consiglio per altro di confronto anche tra i vari comuni elbani, sebbene a sedere sui banchi amministrativi sono gli eletti del capoluogo isolano.
Sotto certo aspetti è perfino un consiglio comunale di un Elba unita ante litteram sotto l'aspetto amministrativo dato che si parla di come affrontare uniti (e stavolta è d'obbligo!) l'emergenza più pressante, il vero simbolo in negativo dei danni che causa all'Elba la frammentazione istituzionale. Inoltre nel pomeriggio i sindaci elbani si incontreranno tutti assieme con la Daneco.
L'unico tema in discussione in questo singolare consiglio comunale portoferraiese è infatti l'emergenza rifiuti, tale da anni proprio a causa dei diversi punti di vista dei singoli enti locali elbani. Per uscire dall'emergenza adesso le possibilità sono due, fatta salva la volontà dei comuni di unirsi per gestire il servizio come un unico soggetto su base comprensoriale.
Le due possibilità si differenziano solo per la presenza o meno, nella gestione, della Daneco, la ditta che ha realizzato l'impianto di pretrattamento di Buraccio e che ha poi gestito il servizio. In altre parole i comuni elbani, riuniti in una Spa, possono rilevare il tutto (impianto di Buraccio compreso) e subentrare alla Daneco oppure la Spa potrebbe essere una società mista pubblico privato con dentro anche la Daneco.
Quanto invece ai costi... dovrebbero essere comunque alti, anche se pare scontato che una uscita di scena della Daneco graverebbe sui bilanci dell'Elba senz'altro di più. Una pesante eredità destinata a gravare è rappresentata dall'impianto di Buraccio. Nato come separatore di rifiuti e gassificatore, non è mai stato utilizzato per questa sua seconda caratteristica in quanto inadatto alle esigenze dell'Elba.
L'impianto infatti funziona bene se può contare su un apporto di rifiuti costante, cosa impossibile per un'isola turistica che passa dai 30 mila abitanti dell'inverno ai 300 mila dell'estate. Se lo si usa in un tale contesto produce miasmi pestiferi, come abbiamo purtroppo sperimentato in qualche occasione.
Quindi al massimo può essere usato come separatore e per lo stoccaggio e trattamento dei rifiuti (anche se non è ben chiaro esattamente come e con quali, forse costosi, adeguamenti). Ormai c'è, però, la Daneco l'ha costruito su incarico della Regione, e adesso, specialmente se ci si vuole "liberare" di quest'azienda, qualcuno purtroppo lo dovrà pur pagare...
E pensare che sarebbe bastato un pò di buon senso 15 anni fa, quando i sindaci elbani dovevano decidere dove realizzare una nuova discarica comprensoriale ma ciascuno di loro voleva che si trovasse sul territorio... di qualcun altro. Sarebbe bastato il buon senso di avviare una seria raccolta differenziata allora, anche perché già se ne parlava, anche se poco tra gli amministratori, purtroppo!
Per la cronaca infine dobbiamo aggiungere che vi sono stati incontri su questa emergenza, nei giorni scorsi, tra i sindaci elbani, la Provincia e il prefetto di Livorno. Ve ne saranno altri presto e la Provincia, che ha dato tempo all'Elba fino al 30 marzo per almeno iniziare a far fronte davvero al problema, pare intenzionata a concedere altri 30 giorni di proroga.
Quanto alla situazione del servizio, in questi giorni, è presto detto: con l'attuale stallo e con la cessazione del servizio da parte della Daneco, avvenuta il 30 gennaio, i rifiuti sono adesso trasportati (con i traghetti) a Piombino e smaltiti nella discarica di Ischia di Crociano (con alti costi per tutti noi). |
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