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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 31/12/2004
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news n. 2906
I parchi devono rinascere
I parchi devono rinascere
Le aree protette, tutte e unite, devono ricominciare finalmente a svolgere la loro insostituibile funzione. L'appello è più che giustificato se si considera che, in Toscana, i tre parchi nazionali sono tutti commissariati e che la loro situazione è sempre più preoccupante...
di Renzo Moschini
Il ministro Matteoli aveva assicurato, in una dichiarazione al periodico Toscanaparchi, che ai primi di dicembre avrebbe incontrato le Regioni della Toscana e dell'Emilia per sbloccare finalmente la scandalosa situazione dei 3 parchi nazionali attualmente commissariati. Fino a questo momento non si sa se l'incontro è stato fissato e se ci sarà.
E' vero che il ministro è stato per alcuni giorni in Argentina per dire no agli impegni per Kioto, il che non gli ha impedito però nel frattempo di commissariare un altro parco nazionale, quello dell'Aspromonte. Essere ottimisti in questa situazione non è perciò facile. Ma proprio per questo non si può essere neppure attendisti e gettare la spugna dinanzi a tanta sfrontata arroganza.
E per prime non possono gettarla le istituzioni a cominciare certo dalla Regione Toscana ma anche tutte le altre istiytuzioni, province, comuni e comunità montane. In crisi in questo momento ci sono tutte le sedi e i tavoli che erano stati previsti e avevano anche funzionato per la leale concertazione e cooperazione istituzionale.
Strumenti e sedi, sia nazionali che regionali, che oggi non funzionano o funzionano poco e male. Insomma non si può accettare come una condizione "normale" quella che vede le istituzioni centrali e decentrate azzuffarsi come i polli di Renzo.
Ecco perché proprio partendo dalla insostenibile e gravissima situazione dei 3 parchi commissariati ma guardando all'intero sistema delle aree protette regionali e nazionali la Legautonomie ha deciso di avviare proprio partendo dalla Toscana una serie di iniziative volte a rendere più incisivo ma soprattutto maggiormente concertato l'impegno dei vari livelli istituzionali perché le aree protette, tutte e unite, possano svolgere la loro insostituibile funzione.
Bisogna riuscire a dar più voce ai comuni, alle province, alle comunità montane che unitamente alle regioni devono debbono essere capaci di confrontarsi unitamente con lo stato. Sparpagliati infatti ci terremo i commissari ancora per un bel po'.
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