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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Anche il Wwf critica il Piano del Parco
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Anche il Wwf critica il Piano del Parco Anche le osservazioni del Wwf al Piano del Parco sono tutt'altro che benevole. L'associazione del Panda parla esplicitamente di passi indietro nella tutela dell'arcipelago e di un Piano che sembra subire rimaneggiamenti più improntati ad assecondare interessi particolari che alla tutela delle risorse naturali dell'area protetta
Dal raffronto tra la proposta di zonizzazione avanzata nel 2001 dall'allora Presidente Tanelli e quella contenuta nell'attuale bozza, è emerso un sostanziale peggioramento dei livelli di tutela dell'area protetta. Il Wwf evidenzia come dal 2001, quando la prima stesura venne presentata dall'Agriconsulting, il Piano continui a subire rimaneggiamenti più improntati ad assecondare interessi particolari piuttosto che a definire il quadro generale organico degli interventi per tutelare le risorse naturali dell'area protetta.
L'attuale testo restringe fortemente le aree di tipo A (la forma più alta di tutela) escludendo per esempio l'isola di Pianosa, il versante sud della foresta demaniale del Monte Perone all'Elba, la zona di Monte Cenno e Monte Orlano, la Valle di Pomonte e numerose altre aree che per le loro specificità per il Wwf dovrebbero avere livello di tutela massimi, almeno come prevedeva la precedente bozza 2001.
Il Wwf chiede poi nelle sue osservazioni, per motivi naturalistici e paesaggistici, la classificazione A anche per le penisole di Fetovaia, di Capo Poro Galenzana, Fonza, Capostella, Le Ripalte e per Monte Grosso. Le "Norme di attuazione" del piano contengono fra l'altro, articoli volti ad equiparare le aree B (riserva generale orientata) alle C (di protezione), consentendo nuova edificazione, in netto contrasto con la legge nazionale sulle aree protette, previsioni che secondo il Wwf indeboliscono notevolmente la validità giuridica dello strumento stesso.
Ci sono poi le funzioni di amministrazione e controllo di determinati vincoli, concesse ai Comuni, per cui il Piano del Parco verrebbe a configurarsi non quale strumento sovraordinato cui adattare i propri piani urbanistici, ma come una norma "derogabile" o almeno rimodulabile discrezionalmente dai Comuni.
Le osservazione del Wwf evidenziano infine omissioni e approssimazioni nel repertorio cartografico, specialmente per quanto riguarda le emergenze storico archeologiche, chiese, colonne, caprili, punti panoramici, presupposto per una non corretta individuazione delle risorse da tutelare e promuovere.
Della nuova stesura il Wwf apprezza l'individuazione di specifiche aree marine di maggior valore ambientale, e di zone a terra anche fuori del parco in cui attivare -per quanto possibile-forme diverse di tutela in collaborazione funzionale con gli altri enti territoriali interessati.
Per contro dopo le recenti vicende giudiziarie correlate ai forti interessi edificatori che condizionano ricorrentemente le scelte urbanistiche sulle isole dell'Arcipelago, il WWF ritiene che sia deprecabile ogni occasione di nuova normativa che di fatto agevolerebbe tali interessi.
Nel quadro di un processo partecipativo alla formazione degli strumenti urbanistici che condizioneranno il futuro delle isole dell'Arcipelago, il Wwf auspica che Regione e Parco Nazionale si facciano maggiormente interpreti delle esigenze di salvaguardia e sollecita il commissario del Parco a rielaborare il Piano integrandovi le osservazioni presentate.
Anche la Comunità del Parco dovrebbe esaminare e discutere il "Piano Pluriennale Socio Economico", da tempo consegnato dalla Agriconsulting e mai preso in esame, affinché quanto prima possa essere avviato l'iter per il perfezionamento anche di questo strumento. L'intero documento delle osservazioni Wwf è pubblicato all'indirizzo http://it.geocities.com/wwfarcipelagotoscano. |
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