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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 04/09/2004
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news n. 2678
San Giovanni: il porto possibile
San Giovanni: il porto possibile
Il presidente della Cooperativa Marina di San Giovanni, Egisto Fanetti, interviene commentando le osservazioni di Legambiente al progetto che la sua cooperativa ha presemntato per la realizzazione di un porto turistico a San Giovanni. Il dilemma è di quelli seri: sviluppare la nautica o proteggere l'ambiente?
di Egisto Fanetti *
Nella lettura delle osservazioni fatte da Legambiente nei confronti dei progetti di porto turistico in San Giovanni, abbiamo con piacere rilevato che il Cigno Verde definisce il nostro progetto come quello con minore impatto sull'ambiente marino.
Alcune inesattezze invece si scorgono dalla lettura delle altre osservazioni che non rendono merito al nostro progetto come ad esempio quella inerente i posti auto in merito alla quale ci teniamo a precisare che la nostra ipotesi progettuale non prevede alcun parcheggio su area comunale, contrariamente a quanto sostenuto da Legambiente.
Durante l'elaborazione del progetto quello dello sviluppo delle strutture a terra è stato un problema molto delicato, in quanto la difficoltosa lettura del Piano Di localizzazione delle aree portuali portava a conclusioni spesso contrastanti. Pertanto nessuna previsione di parcheggio in area comunale è stata inserita, bensì una previsione di adeguamento alla pianificazione del territorio che l'Amministrazione Comunale vorrà disporre per le strutture a terra mediante il Piano Attuativo previsto dal Piano di Localizzazione delle aree portuali.
Altra inesattezza è stata rilevata a proposito dell'ampiezza dello specchio acqueo che risulta invece perfettamente conforme con quanto previsto sia dalla normativa comunale che regionale. Infine l'idraulica dei fossi è stata analiticamente studiata ed ha condizionato anche la disposizione delle strutture a mare.
Laddove poi il trasporto solido dalla cava di Colle Reciso lungo il fosso del Condotto dovesse essere tale da provocare insabbiamento del porto e necessità di dragaggio, risulterebbe inspiegabile il motivo per cui negli ultimi 50 anni non si è assistito al movimento di dette quantità di materiale. In tale assurda ipotesi sarebbe pertanto opportuno valutare il problema a monte.
Rammentiamo che il Dpr 509 prevede ai fini della prima valutazione il deposito dei progetti preliminari, allo scopo di consentire alle Amministrazioni competenti di poter scegliere il progetto maggiormente idoneo ed integrarlo ciascuno con le prescrizioni di propria competenza. Le osservazioni di Legambiente pertanto, così come corrette alla luce di quanto realmente indicato nel progetto, rappresentano idonee indicazioni che le Amministrazioni in fase di Conferenza dei Servizi potranno seguire per la correzione del progetto prescelto.
Condividiamo inoltre l'invito del presidente di Legambiente Arcipelago Toscano affinché l'Amministrazione Comunale si renda protagonista di una pianificazione generale e condivisa per la realizzazione di strutture portuali e per il diporto attraverso il Piano Attuativo al quale rimanda lo stesso Piano di Localizzazione delle Arre Portuali, sposando e magari correggendo l'unico progetto già condiviso dal territorio in quanto frutto di una concertazione con i soci del Marina San Giovanni che lo vivono ormai da decenni.
Con ciò rimaniamo a disposizione con i responsabili di Legambiente al fine di prendere visione del progetto e con l'Amministrazione Comunale per qualsiasi forma di rivisitazione e/o concertazione dello stesso.
* Presidente Cooperativa Marina di San Giovanni
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