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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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I sentieri abbandonati
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I sentieri abbandonati<BR>Ancora una denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano. Questa volta riguarda il sistema di sentieri, quelli che, partendo da Marciana Marina, raggiungono la zona montuosa del Capanne e dintorni. Sono sentieri tanto belli da essere indicati in varie guide sui percorsi trekking dell'Elba, ma su di essi viene fatta ben poca manutenzione e talvolta sono inagibili</P><P>Da Marciana Marina partono diversi magnifici sentieri che si inerpicano sulle colline e vanno verso il monte. Alcuni girano ad anello scoprendo paesaggi mozzafiato che si aprono su uno dei paesi più belli dell'Elba. Anche se non sono compresi nell'Area Protetta, negli anni scorsi il Parco Nazionale aveva provveduto alla riapertura e segnalazione di alcuni di questi percorsi in particolare il sentiero n. 12 (che percorre un anello tra Marciana Marina, Lavacchio, I Pini e la località marinese dell'Orzaio) ed il sentiero 7/8 di Val di Cappone che porta dalla Marina verso Marciana, Sant'Andrea, La Cala ed il crinale della Ripa.</P><P>Sentieri tanto belli da essere indicati in varie guide sui percorsi trekking dell'Elba e dell'Arcipelago. Ma quei sentieri sono, appunto, fuori dal Parco Nazionale e la loro manutenzione dovrebbe spettare soprattutto a Comune e Comunità Montana.</P><P>Dovrebbe, perché la situazione che si trovano davanti gli escursionisti è purtroppo ben diversa:</P><P>SENTIERO VAL DI CAPPONE - RIPA - TORO</P><P>L'ingresso del sentiero di Val di Cappone, che parte dall'Uccellaia all'altezza dell'ex fabbrica Trynity, è ormai ostruito dai rovi e non sta meglio l'altro ingresso sulla strada della Cala nascosto dalla vegetazione e senza segnalazioni visibili. Ma lo spettacolo più triste lo da il breve sentiero che congiunge, con tanto di segnaletica posta dal Parco qualche anno fa, la località del Toro con la strada per la Cala, il vero ingresso del percorso n. 8, una strada ormai introvabile sparita tra rovi ed erbacce. </P><P>SENTIERO 12 SAN GIOVANNI - ORZAIO</P><P>Anche le due entrate di questo bel sentiero ad anello, che si percorre agevolmente in meno di due ore, sono introvabili e scomparse tra erbacce e qualche rifiuto. L'ingresso dalla località San Giovanni, una ripida salita tra la macchia mediterranea ed i pini, che porta verso Lavacchio è completamente ingoiato dalla vegetazione. In località Orzaio, dal lato opposto, stesso spettacolo per la strada che porta verso la località I Pini, con un vecchio segnale del Parco ad indicare un sentiero fantasma e guarnito da una bombola del gas.</P><P>SENTIERO ORZAIO - SICCIONE - SAN GIOVANNI</P><P>Questo era un sentiero basso, ad anello intorno alla campagna ad est a ridosso del paese, una vera e propria lunga terrazza panoramica su Marciana Marina. Dall'anello parte (o sarebbe meglio dire partiva) un altro sentiero che risaliva la stretta vallata di Siccione fino a raggiungere il sentiero 12. L'anello basso è in gran parte tenuto libero dai proprietari di piccole coltivazioni ma si interrompe bruscamente davanti ad un muro di erbacce (foto 7). Anche la salita per Siccione è libera per un breve tratto fino ad alcune baracche e terreni coltivati, ma anche qui la strada si interrompe bruscamente, scompare completamente sommersa da un impenetrabile muro di rovi, erbacce, arbusti. Nessuno può pensare che al posto di quella jungla fino a qualche tempo fa c'era una strada.</P><P>Praticamente, nessuno dei sentieri che parte da Marciana Marina è ripulito e la manutenzione è assente anche lungo i percorsi che in alcuni tratti sono invasi dalla vegetazione e da rami caduti ed hanno un piano di calpestio dissestato e da recuperare con piccole opere di pulizia e di regimazione delle acque. Con la fine degli interventi del Parco fuori dall'Area Protetta e in assenza di interventi del Comune e della Comunità Montana, dominano l'abbandono, l'incuria, la dimenticanza e la sottovalutazione di un patrimonio naturale e paesaggistico tanto importante per il turismo.<BR> |
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