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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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La "missione impossibile"
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La "missione impossibile"<BR>Se si vuole interrompere, a Capoliveri, l'egemonia gestionale della destra, si devono concertare obiettivi intermedi di programma convergenti alle indicazioni di quei soggetti disponibili al confronto e ad un'azione amministrativa. E' il pensiero del capogruppo dell'opposizione capoliverese, Milena Briano, per rendere possibile, per la sinistra, la conquista di un Comune in effetti per essa estremamente difficile</P><P>di Milena Briano</P><P>Malgrado si sia tuttora privi delle bacheche, fatta unica eccezione per quella di Alleanza Nazionale, guarda caso il partito del sindaco uscente, i soli 55 giorni che ci separano dalle elezioni amministrative fanno sì che molte parole e molti ragionamenti coinvolgano tanti cittadini capoliveresi che si sentono infine chiamati a dire la loro.</P><P>C'è un unico rammarico: sarebbe stato meglio vedere altrettanta vivacità anche in questi ultimi cinque anni. Ma si sa, le elezioni sono un momento particolare.</P><P>In questi anni, con i consiglieri del gruppo di minoranza e altri cittadini capoliveresi che si riconoscevano nel centro sinistra, sono state portate avanti azioni di controllo e di critica costruttiva nei riguardi di un'amministrazione che si definiva civica, ma che aveva al suo interno tre tesserati di An e che si dimostrava, nei comportamenti e nelle azioni di una buona parte dei suoi membri, decisamente arrogante, presuntuosa e per niente disponibile a valutare le numerose proposte e suggerimenti avanzati in più occasioni.</P><P>Pur non aderendo specificamente ad un partito, molte di queste persone si sono impegnate, e intendono continuare a farlo, per attuare un progetto chiaro e definito di governo, all'interno di una visione politica, come si è detto, di centro sinistra. Ma la realizzazione di questo progetto deve avvenire per gradi. A Capoliveri la sinistra non ha i numeri per proporre da sola un suo progetto di governo.</P><P>Se si vuole interrompere l'egemonia gestionale, ultimamente pericolosamente disastrosa, di questi ultimi lunghi anni ed avere la possibilità di dare un nuovo, pulito e condiviso impulso allo sviluppo economico di Capoliveri, si devono concertare obiettivi intermedi di programma convergenti alle indicazioni di quei soggetti che si manifestano disponibili al confronto e ad un'azione amministrativa comune sul territorio.</P><P>Le appartenenze politiche sono e rimangono riconoscibili, soprattutto per i singoli componenti delle alleanze, ma, proprio perché siamo in un sistema maggioritario, alla base di tutto stanno le coalizioni con la loro capacità di aggregazione sui programmi e la loro forza numerica.</P><P>In questa ottica gli obiettivi possono essere globali, consolidati, duraturi nel tempo e rappresentativi di una chiara visione politica comune, oppure, specialmente se si parla di elezioni amministrative, possono dover essere a medio termine, di programma, con l'intendimento di realizzare soprattutto le finalità ritenute prioritarie. </P><P>Da qui vengono le decisioni di aderire ad una lista "civica": dalla necessità, non dal desiderio, di ridurre le proprie aspirazioni, di limitare i propri sogni per conquistare la certezza di poter incidere, anche se meno di quanto si vorrebbe, sulla realtà e sul futuro del proprio paese. Ci si può così ritrovare compagni momentanei di viaggio, passeggeri di un autobus che non percorre la strada principale ma che, attraverso un cammino a volte forse anche difficoltoso, dichiara di voler arrivare alla stessa meta di sempre.</P><P>Ognuno consapevole del proprio ruolo e della necessità di coordinarlo con quello degli altri, ognuno rappresentante sia del singolo che della comunità intera, ognuno con la sua capacità di ascoltare, mediare e realizzare. Siamo un paese fortunato, per le bellezze naturali che abbiamo, per la vivacità imprenditoriale che ci ha sempre caratterizzato, per le prospettive che ci si possono aprire davanti. Sta a noi riuscire a ridare nuova fiducia ad un'economia turistica che dimostra qualche paura, sta a noi pretendere di essere cittadini con pienezza di diritti riconosciuti, sta a noi sentirci solidali in questa prova.</P><P> |
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