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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Miniere elbane al Coni: la vicenda in Parlamento
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Era scontato. La cessione delle miniere elbane al Coni, vicenda che tanto sta facendo discutere all'isola d'Elba in questi giorni, è al centro di una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Tremonti. Firmatari sono Fabio Mussi, Fabrizio Vigni e Giovanna Melandri...
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E' dunque giunta sui banchi di Montecitorio la sconcertante vicenda del "grazioso dono" fatto dal Ministro Tremonti al Coni, quel Comitato olimpico che di recente si è visto recapitare, mittente il Ministro dell'Economia, nientemeno che i territori minerari dell'isola d'Elba, qualcosa di conosciuto in tutto il mondo, presente nei grandi musei scientifici, completo per altro di fabbricati civili ed industriali sui quali si puntava per la realizzazione di percorsi culturali che avrebbero rilanciato il turismo nell'Elba nord orientale.
Delle reazioni sull'isola d'Elba ed anche altrove abbiamo parlato nel nostro ultimo, ed avevamo anche anticipato che l'onorevole Mussi, deputato dell'ìsola d'Elba e Val di Cornia, avrebbe presentato questa interrogazione a Tremonti. Ed eccola puntuale arrivare, con in calce, oltre a quella del vice presidente Ds della Camera, anche quelle di Fabrizio Vigni, capogruppo Ds in Commissione Ambiente di Montecitorio e dell'on. Giovanna Melandri. Per dare l'idea di ciò di cui parliamo si pensi solo che nel "pacco dono" al Coni ci sono, oltre ai terreni, volumetrie edificate "per 175.000 metri cubi, i quali - si legge nell'interrogazione parlamentare - sarebbero posti a disposizione del Demanio perché li trasformi in denaro contante".
"La notizia - continuano gli interroganti - ha suscitato vivo allarme ed una serie di indignate reazioni anche perché, come rileva un comunicato stampa di Legambiente, proprio su quelle strutture e su quei territori si stanno eseguendo numerosi lavori di riqualificazione e recupero ambientale che sono già costati e costeranno milioni di euro di denaro pubblico;
"Il valore e la risonanza delle miniere elbane, - si legge ancora - in cui sono presenti importanti siti archeologici, è dimostrata dal loro inserimento nella World Heritage list of Geological Sites dell’Unesco e dalla presenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano classificato nella International Union Conservation of Nature, tanto che l’Isola d’Elba puntava proprio sulla valorizzazione di tali miniere per lo sviluppo di un turismo ambientale e culturale del versante nord orientale".
I parlamentari sottolineano anche come l’operazione sia "stata condotta senza alcun raccordo con la Regione e gli enti locali interessati, e lo stesso ente Parco dell’Arcipelago, nonostante il Protocollo d’intesa sottoscritto a Palazzo Chigi il 10 gennaio 2000 (tra il Governo e i suddetti enti) preveda la riqualificazione e il recupero ambientale delle aree ex minerarie dell’isola".
I deputati chiedono infine "quali siano i motivi che hanno indotto l’inclusione, tra i beni immobili destinati a ripianare i debiti del Coni, del compendio minerario elbano, che nulla ha a che vedere con le finalità e le funzioni del Comitato Olimpico, e quali urgenti iniziative il Ministro intenda prendere per evitare la dispersione di questo importante patrimonio culturale, degradato a mezzo per ripianare le difficoltà economiche del Coni, con conseguenti prevedibili cementificazioni e lottizzazioni da parte di possibili acquirenti privati".
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