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Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 09/02/2004
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news n. 2262
Miniere al Coni: parla la Regione
La Regione Toscana commenta la decisione del governo, e del ministro Tremonti in particolare, di cedere le ex miniere dell'Elba al Coni. E' un giudizio duro quello dell'assessore regionale all'Ambiente, Tommaso Franci, che parla di mancanza di garanzie per la bonifica ambientale. Inoltre, aggiunge Franci, non c'è stato nessun coinvolgimento degli enti locali...
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"Siamo molto preoccupati per il trasferimento alla Coni Servizi Spa del distretto ex-minerario dell'Isola d'Elba, di cui fanno parte aree di grande prestigio paesaggistico, ma anche contrassegnate da notevoli problemi territoriali e ambientali. Se sarà la Coni Servizi Spa, e non più il Demanio, a dover rispondere degli oneri relativi al recupero ambientale, non riteniamo che ad oggi ci siano sufficienti garanzie".
Questo il commento dell'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci sulla decisione, espressa dal ministro dell'economia Tremonti, di cedere questa porzione importante del territorio elbano di proprietà del Demanio al Coni. Cessione che rientra nell'operazione del governo tesa a reperire fondi per ripianare il deficit del Comitato nazionale olimpico.
"Sull'area - ha proseguito l'assessore - l'Arpat sta concludendo uno studio commissionato dal Dipartimento politiche territoriali e ambientali della Regione per approfondire gli aspetti relativi all'eventuale contaminazione dei luoghi e indirizzare al meglio gli interventi di messa in sicurezza e di risanamento ambientale.
"Questi interventi dovranno partire, nell'ambito di un progetto complessivo di risanamento idrogeologico e di bonifica ambientale, dalle zone che hanno fatto registrare i maggiori elementi di criticità, quali le ex-miniere di Rio Albano e di Rio Marina, caratterizzate entrambe, anche se con gradi diversi di intensità, da ristagni d'acqua con presenza di metalli nel suolo e nelle acque".
Le preoccupazioni della Giunta Regionale riguardano comunque anche le modalità con cui è avvenuto il trasferimento: "Nell'operazione è mancato - ha concluso Franci - qualsiasi raccordo con gli enti locali. Questa non ci appare una giusta premessa per procedere alla bonifica e al risanamento di questo territorio in modo rispettoso delle esigenze di recupero e di valorizzazione delle aree, espresse dalle comunità locali".
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