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Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 17/01/2004
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news n. 2203
Giunge in Parlamento la disputa tra Bosi e Legambiente
Interrogazione parlamentare di alcuni deputati del centrosinistra (Mussi, Calzolaio, Vigni, Bandoli e Realacci) sulle incaute parole dirette a Legambiente da Francesco Bosi, senatore della Repubblica, sottosegretario di Stato alla Difesa e sindaco di Rio Marina...
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"Legambiente dà certificati di garanzia, patenti di buono e cattivo senza avere dietro né scienziati né altro. Legambiente è un centro di potere incontrollato, esterno alla democrazia, che scatena campagne terroristiche. E’ un vulnus alla democrazia".
E' questa la frase pronunciata dal sindaco del Comune di Rio Marina e sottosegretario alla Difesa dell’attuale governo, il senatore Francesco Bosi, che ha scatenato ormai da un po' di tempo la polemica e che adesso è approdata anche sui banchi di Montecitorio.
E' stata detta durante un incontro pubblico, nella frazione di Cavo, nel quale si parlava dell’installazione di antenne per le telefonia mobile, un incontro che rimarrà nella memoria collettiva per un bel pezzo, aggiungiamo.
L'iniziativa di proporre la questione direttamente al Ministro dell’Ambiente ed al Parlamento è stata dei deputati dell'Ulivo Fabio Mussi, Valerio Calzolaio, Fabrizio Vigni, Fulvia Bandoli e Ermete Realacci.
"A giudizio degli interroganti - si legge nel documento - è grave che un membro del governo definisca 'terroristica' e un 'vulnus alla democrazia' una associazione nazionale di tutela dell’ambiente, la cui serietà ed autorevolezza è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale.
Peraltro, si fa notare nell'interrogazione poche settimane prima dell’esternazione del sindaco ed esponente di governo, si era tenuto a Roma il settimo Congresso nazionale di Legambiente, a cui era intervenuto lo stesso Ministro dell’Ambiente.
Nell'occasione il Ministro Matteoli aveva definito la sua sua presenza non un atto formale "ma uno spunto per consolidare un rapporto che è riuscito finora a svilupparsi secondo una dialettica costruttiva nell’unico interesse che deve contare:quello della collettività”
Insomma, il Ministra non sembra pensarla come il senatore Bosi a proposito di Legambiente quindi i parlamentari firmatari dell'interrogazione chiedono di sapere "se il gravissimo giudizio dato dal sottosegretario alla Difesa nei confronti di Legambiente sia condiviso dal Governo e se non ritenga, il Ministro dell’Ambiente, di dover compiere un passo formale nei confronti del suo collega di governo, affinché in futuro non siano espressi giudizi così gravi ed infondati".
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