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Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 27/09/2003
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news n. 1953
Cambia la sanitą in Toscana
Ci sono novità nella sanità Toscana. Nascono infatti le Società della salute che si occuperanno dell'erogazione sul territorio dei servizi sanitari. saranno gestite direttamente dai comuni e al loro vertice ci saranno addirittura i sindaci.
Gli ospedali invece rimarranno di competenza delle Asl. Tutto questo poterà dei reali miglioramenti? "La nuova iniziativa della Regione non migliorerà la Sanità Toscana", questo almeno secondo il primo commento venuto dal centro destra regionale attraverso Leopoldo Provenzali, vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente di Forza Italia (quindi in Toscana all'opposizione) intervenuto assieme ai consiglieri della Casa delle libertà ad una conferenza stampa sulla costituenda Società della salute.
"Siamo di fronte - ha detto Provenzali - ad una sovrastruttura burocratica che non risolverà i problemi legati all'integrazione socio sanitaria ma rischierà invece di creare solo nuove poltrone e realizzando il controllo politico di tutte le risorse economiche destinate alla gestione della salute".
"L'organo di governo - ha aggiunto - mantiene infatti la commistione fra figure tecniche (responsabili delle Asl) ed esponenti politici (sindaci o assessori) così come nell'esecutivo continua a prevalere la componente politica, tanto che il presidente della Società della salute può essere solo il sindaco od un assessore da lui delegato".
La politica entra quindi, secondo l'esponente regionale del centro destra, nella sanità, per quanto, almeno in parte, già ci fosse attraverso i direttori generali delle Asl, di nomina politica.
Adesso però con le Società della salute la politica entrerebbe "a vele spiegate" e in forze nella sanità pubblica. Saremmo, sempre secondo la casa delle libertà, all'ultima pensata degli amministratori regionali di centro sinistra "che ritengono in questo modo di aver trovato il toccasana ai molti e gravi problemi del servizio sanitario pubblico".
"Ma, ogni qualvolta - ricorda Provenzali - i partiti si sono intromessi nella gestione di quelle che un tempo erano le Usl, lo sperpero di denaro pubblico e i deficit di bilancio sono saliti in maniera vertiginosa senza dare al cittadino servizi di qualità. E non si può confidare sempre e comunque nei salvataggi del governo nazionale che, anche recentemente, ha ripianato gran parte del deficit di 118 milioni di euro registrato dalla sanità toscana nell'esercizio del 2001".
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