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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il pianeta immigrati all'Elba
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Più che un dibattito sui massimi sistemi, l'incontro sull'immigrazione, organizzato dalle donne Ds presso la Festa dell'Unità di Portoferraio, è risultato una riunione di lavoro, come spesso accade negli incontri tra donne che solitamente si muovono per qualcosa di concreto.
Infatti erano presenti donne che, per il loro lavoro o il loro impegno politico e sociale, avevano qualche esperienza sull'argomento e che hanno portato il loro contributo di conoscenza e di proposta su un problema che purtroppo è emerso all'attenzione della società elbana in circostanze vergognose.
Si è parlato in particolare della condizione delle donne immigrate, di quelle provenienti dall'est europeo, donne forti, in genere colte, la principale risorsa economica per i loro paesi di origine, ma spesso sottoposte a ricatti e ignare dei loro diritti, soprattutto in un lavoro, quello domestico, in cui è difficile fissare dei limiti di orario e di mansioni.
Le donne provenienti dai paesi di fede musulmana, che sono qui con la famiglia, hanno invece problemi derivanti da una concezione in cui la donna è proprietà dell'uomo, padre o marito, che può decidere della sua vita e che spesso le impedisce qualsiasi forma di integrazione con la società esterna.
Partendo da queste prime analisi, emerse da esperienze personali e da verificare con dati alla mano, sono stati individuati alcuni bisogni, anche questi certo da verificare, ma sui quali appare realisticamente possibile intervenire: la consapevolezza per le donne immigrate dei loro diritti di cittadine e di lavoratrici nel nostro paese e la conoscenza della lingua italiana, come primo strumento per vivere consapevolmente e liberamente fra noi.
Pertanto si sono individuate due azioni concrete da intraprendere. La prima riguarda l'istituzione di uno sportello, specificamente rivolto alle donne immigrate. Dovrà essere itinerante, cioè dovrebbe spostarsi nei vari paesi dell'isola, vista la difficoltà di movimento delle utenti.
Questo può essere realizzato anche attraverso un ampliamento dei vari sportelli già attivi sul territorio (presso il sindacato Cgil, presso la cooperativa sociale Arca, presso il Centro per l'impiego) coinvolgendo i comuni perché mettano a disposizione degli spazi idonei.
La seconda azione dovrebbe consistere nell'organizzare corsi gratuiti di alfabetizzazione e di educazione alla cittadinanza presso il maggior numero possibile di comuni dell'isola, proponendoli come priorità al Comitato locale per l'educazione degli adulti, organismo rappresentativo che dà un indirizzo alle politiche della formazione permanente e presentando un progetto per poter attingere ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.
L'appuntamento, per chi fosse interessato ad occuparsi del problema, è fra circa un mese, per un incontro in cui saranno resi noti i dati dell'immigrazione all'Elba e nel quale sarà fatto il punto della situazione. Nel frattempo chi volesse rendersi disponibile o dare qualche idea può telefonare alla sede del sindacato Cgil 0565.930014 e chiedere di Jessica Muti. |
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