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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Sesso e... malvolentieri
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E' stata davvero una brutta settimana l'ultima di agosto per l'Elba. Non bastava il coperchio sollevato sugli illeciti edilizi con accusati eccellenti, ci si doveva mettere anche una squallida storia di sesso e sopraffazione ai danni di povere ragazze immigrate. Eh sì, è successo proprio questo, e a rendere il tutto amaro più amaro c'è l'aspetto che protagonisti della storia sono stati, oltre ad un albergatore dell'isola, un gruppetto di poliziotti, tra i quali il dirigente del Commissariato di Portoferraio.
Nicola D'Aniello, questo il nome del commissario, è stato così arrestato e adesso si trova nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Nel carcere livornese delle Sughere c'è invece Paolo Costagli, l'albergatore, titolare dell'Hotel La Feluca, a Bagnaia, che avrebbe "organizzato il giro".
Per farla breve, secondo la denuncia della diciannovenne dell'est europeo che ha fatto venire tutto a galla, le ragazze immigrate, senza permesso di soggiorno o con la sua scadenza che si avvicinava, evitavano l'espulsione da parte del commissariato di polizia portoferraiese in cambio di una somma da versare (all'albergatore) e di prestazioni sessuali, queste ultime a favore sia dell'albergatore che dei poliziotti.
A raccogliere la denuncia della coraggiosa ragazza e a portare avanti i pazienti appostamenti, le intercettazioni telefoniche, a filmare e fotografare, insomma ad occuparsi della delicata inchiesta sono stati i carabinieri di Portoferraio. Da Livorno sono poi arrivati gli agenti della squadra mobile che hanno perquisito i locali del Commissariato mentre i carabinieri si occupavano dell'albergo e del motoscafo cabinato di Costagli dove sembra si tenessero gli incontri a luci rosse.
Gli altri arrestati, oltre ai già citati, al momento sono l'ispettore dell'anticrimine Paolo Bottari, il sovrintendente Angelo Gorgone, e il più giovane del gruppo, Claudi Marcan, l'unico ad aver ottenuto gli arresti domiciliare in quanto la sua posizione è un po' più leggera rispetto a quelle degli altri.
Naturalmente questa vicenda ha molto colpito l'opinione pubblica elbana, sconcertato sotto certi aspetti. Di sconcerto per esempio ha parlato l'Associazione albergatori. "Costagli - scrive in una nota l'associazione è un nostro socio da oltre 20 anni, non ce lo saremmo mai aspettato. E' bene comunque rimarcare il fatto che la stragrande maggioranza degli imprenditori del turismo agisce rispettando le leggi della società e quelle dell'etica".
"La Magistratura - scrive invece il presidente della provincia di Livorno, Claudio Frontera - saprà fare chiarezza sulle responsabilità ipotizzate. Nel frattempo però rimane la sensazione di una prepotenza consumata nei confronti di donne in condizioni di particolare debolezza e vulnerabilità".
Inoltre il Questore di Livorno, dr. Puglisi, ha espresso la sua amarezza per questo episodio, insieme all'auspicio e all'impegno della Polizia di Stato affinché vengano accertate tutte le responsabilità. Frontera ha quindi telefonato al Questore per comunicargli di condividere pienamente il suo stato d'animo e le sue considerazioni.
Il presidente della Provincia, anche a nome dell'Amministrazione Provinciale, ha voluto poi "esprimere, in un momento difficile, piena stima e apprezzamento per il quotidiano impegno delle Forze dell'Ordine a tutela della sicurezza dei cittadini, un impegno che non conosce soste o rallentamenti".
"La solidarietà e la vicinanza delle Istituzioni Locali - ha concluso Frontera - nei confronti della Polizia di Stato e di tutte le Forze dell'Ordine della provincia di Livorno, restano pertanto alte e non minimamente scalfite da questo episodio". |
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