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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 21/06/2003
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news n. 1712
Salvate due tartarughe Caretta Caretta
Nella mattinata di venerdì 20 giugno, nelle acque prospicienti l'isola di Gorgona, due tartarughe Caretta Caretta, che erano finite nelle reti di due pescatori di Cecina, hanno riconquistato la libertà. Non hanno davvero mancato di sensibilità e amore per il mare i due pescatori che hanno consegnato le tartarughe sofferenti all'Acquario di Livorno dove gi animali hanno ricevuto le cure necessarie al ritorno nel loro ambiente marino.
Una situazione che si ripete spesso all'Acquario di Livorno. Dal 1990, infatti, l'Acquario comunale "D. Cestoni" è riconosciuto quale centro responsabile per la costa toscana e abilitato al recupero, cura, mantenimento nelle vasche, marcatura e liberazione di tartarughe marine rinvenute in difficoltà lungo il litorale toscano.
Animali che affascinano i bambini e simbolo di temperanza per la Toscana medicea, le tartarughe "Caretta Caretta" appartengono alla famiglia dei Chelonidi. Provengono dai mari tropicali e subtropicali, dall'Oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e dal Mare Mediterraneo.
Nonostante si tratti di tartarughe comuni la loro specie è in notevole rarefazione. E' uno dei rettili più minacciati di estinzione: solo nei mari italiani è stato calcolato che negli ultimi 30 anni ne siano stati uccisi oltre 24.000 esemplari. Comunque presenti nei mari dell'Arcipelago Toscano, le tartarughe "Caretta Caretta" arrivano a misurare fino a 120 centimetri di lunghezza e a pesare oltre i 350 chili.
Il maschio si distingue dalla femmina in quanto è più piccolo, ha la coda più lunga e le unghie delle natatorie posteriori più sviluppate. Si nutrono per lo più di molluschi e crostacei. La deposizione delle uova avviene ogni 2 o 3 anni, di regola alla fine di giugno, su spiagge disabitate, in genere al di sopra della linea di battigia, di sera, di notte o all'alba.
La femmina depone, in una buca profonda dai 40 ai 74 centimetri e larga circa 25, da 60 a 200 uova nel tempo di un'ora. I piccoli nascono nel giro di 6/8 settimane e misurano sui 5 centimetri.
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