I parchi italiani sono sempre più i protagonisti di un'offerta turistica qualificata e con capacità di attrattiva, in grado di competere con gli standard delle proposte turistiche convenzionali.
È quanto emerge dalla ricerca "I Parchi italiani: la domanda turistica" condotta dall'Istituto Demoscopico Tns Abacus nell'ambito del Progetto Equal per Ape - Compagnia dei Parchi, presentata in occasione del convegno nazionale che si è tenuto, nei giorni scorsi alla Bit di Milano.
Al convegno hanno partecipato il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, il Direttore Generale della Direzione Conservazione della Natura dello stesso ministero, Aldo Cosentino, il presidente della Federparchi, Matteo Fusilli, il presidente nazionale di Legambiente, Ermete Realacci, il Direttore ricerche qualitative di Tns Abacus, Patrizia Accatino, e l'Amministratore Delegato di Compagnia dei Parchi, Roberto Di Vincenzo.
Nell'immaginario collettivo, il Parco assume sempre connotazioni positive, in quanto associato a vacanze che consentono di soddisfare un bisogno sempre crescente di immersione totale nella natura e di contatto diretto con essa, che permettono una piena godibilità del territorio, proponendo un sistema di valori e di stili di vita alternativo a quello caotico e spersonalizzato della città.
"Le aree protette - ha dichiarato Matteoli - devono far parte dell'industria turistica italiana, insieme alle città d'arte, al mare e alla montagna. Non voglio una cultura che ingessa i parchi ma una cultura che apra a un turismo responsabile ed ambientalmente corretto. Le aree protette devono diventare così una ricchezza per chi vi abita e per il nostro paese".
Il ministro Matteoli, nel corso del convegno, ha anche annunciato la prossima istituzione del parco dell'Alta Murgia, istituzione, ha sottolineato, che avverrà grazie a un lavoro paziente fatto in sintonia con i comuni e con le popolazioni locali.
La ricerca prosegue sottolineando che le vacanze nei parchi rimandano ad un turismo selezionato ed evoluto e le esperienze vissute risultano sempre intense e superiori alle aspettative, sia per quanto riguarda l'offerta turistica e ricreativa, valutata come ricca e articolata (per le escursioni, le sagre, le manifestazioni folcloristiche e tradizionali, la presenza di luoghi d'arte e storici, la buona cucina, ecc.), sia rispetto all'offerta residenziale, considerata soddisfacente e perfettamente integrata con l'ambiente circostante (strutture di piccole dimensioni, rispettose della tipicità dello stile paesaggistico e architettonico del luogo, ecc.).
Persiste ancora l'idea del parco come territorio montano, caratterizzato da pochi insediamenti (per lo più piccoli borghi, casolari, ecc.), da uno stile di vita semplice e autentico, da un'atmosfera di tranquillità e di solitudine (vista in chiave positiva). Il parco marino non è invece ancora vissuto come "parco", in quanto rimanda ad un'immagine più ludica e disimpegnata, legata al divertimento, alla mondanità, agli stimoli della vita da spiaggia. |