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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 13/12/2002
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news n. 1236
La sanitą regionale decolla, ma non all'Elba
Lettera aperta dei Verdi Arcipelago Toscano all'Assessore regionale alla Sanità Enrico Rossi. In essa si ricordano i non pochi limiti che ancora affliggono il servizio sull'isola, ora anche più evidenti dato che la Toscana si appresta ad investire nella salute nel resto della regione...
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Il fatto che nei prossimi anni quattro nuovi ospedali monoblocco ad alta tecnologia saranno realizzati in Toscana è una notizia che può fare solo piacere: con la recente legge finanziaria che tende ad abbassare la percentuale del Pil destinata alla Sanità (oggi al 5,7 % contro la media europea del 7%), apprezziamo lo sforzo della Regione di investire per la salute.
Siamo preoccupati che, da un lato la riduzione di risorse e dall' altro la previsione di rimozione dei Direttori Generali delle Asl che non raggiungeranno bilanci in pareggio, penalizzino soprattutto realtà come quella elbana, dove si fatica già ora a realizzare il dettato del Piano sanitario regionale 2002-2004.
Piano dove si legge: "le persone e le famiglie con situazioni di bisogno più acuto o in condizioni di maggior fragilità devono essere messe in grado di poter accedere ai servizi rivolti a tutti, oltre che eventualmente a misure e servizi specificamente dedicati. Coloro che hanno più bisogno e perciò più titolo ad accedere al sistema integrato, non devono risultare esclusi o comunque ostacolati da barriere informative, culturali o fisiche nell'accesso ai servizi universalistici e agli interventi ad essi dedicati."
Mancanza di personale, in particolare infermieristico professionale e per i servizi sul territorio, mancata integrazione tra sanitario e sociale, necessità di aggiornamento professionale del personale attraverso progetti specifici di alto livello o presso altre strutture ospedaliere per acquisire più casistica, ritardi per la carta sanitaria personalizzata, medici di base poco coinvolti nel sistema Cup (che è rimasto solo un centro di prenotazioni quando l'aspettativa era che diventasse un importante mezzo per monitorare i livelli di assistenza e per "la gestione dei percorsi assistenziali") situazione "alberghiera" sotto standard (l'aria condizionata è presente in molti uffici ma non per i degenti), sono questi solo alcuni dei limiti da superare per l'Elba.
La stessa emergenza-urgenza, garantita teoricamente dall' elicottero, è vanificata dal fatto che di notte, in assenza di pista abilitata, servono 60-90 minuti per trasportare un malato da Portoferraio all'aeroporto di Campo nell'Elba (e qui le colpe sono locali).
Sarebbe interessante inoltre avere lumi su una situazione secondo la quale il 10% circa della popolazione elbana (dati Asl 6 di Livorno) risulta essere invalida con una percentuale di invalidità superiore al 67%. E' questa una ragione sufficiente per monitorare in maniera aggiornata e informatica i dati: su quale base è altrimenti possibile fare prevenzione primaria e secondaria?
Caro Assessore Rossi, nella sanità elbana lavorano molte persone motivate: occorre che dirigenza e Regione vedano in loro degli alleati e mettano soprattutto a disposizione le risorse necessarie per far sì che i cittadini toscani che vivono nella terza isola italiana abbiano davvero diritti e opportunità al pari degli altri abitanti della Regione. La aspettiamo fiduciosi all' Elba, eventualmente per ragionare insieme della prossima Carta dei Servizi e della sperimentazione della Società della Salute.
Verdi dell' Arcipelago Toscano
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