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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 11/10/2002
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news n. 1085
Parchi: una ricchezza per la societą
"I Parchi sono stati in questi anni centri vitali di emersione della tipicità locale e forte baluardo dell'identità, oltre che fondamentale strumento per la difesa della biodiversità e del paesaggio italiano. Questo successo lo dobbiamo all'autonomia che hanno saputo esercitare, alla disponibilità di importanti risorse finanziarie e al coinvolgimento dei soggetti locali. Caratteri che vanno conservati e anzi potenziati se vogliamo che il successo continui".
E' con queste parole che, per l'apertura a Torino della Conferenza nazionale delle aree naturali protette, Fabio Renzi, responsabile Aree protette di Legambiente, dice la sua sullo stato dei Parchi italiani: un successo decennale che va capitalizzato continuando ad investire sul patrimonio naturale della nazione, evitando il rischio di dare questo successo come acquisito una volta per sempre.
"I Parchi - spiega Renzi - si sono caratterizzati come punto focale per lo sviluppo delle potenzialità locali sopite all'interno di un comune carattere nazionale. E hanno potuto essere strumenti di questa riscoperta perché hanno saputo costruire un progetto di autonomia, anche grazie a legami col territorio e strumenti finanziari all'altezza del compito. A giovarsene la salute dell'ambiente ma anche l'economia dei centri e dei soggetti coinvolti e la loro identità culturale".
"E' in errore - continua Renzi - chi pensa i Parchi come figli di questa o quella parte politica. Ben un terzo dei comuni italiani è coinvolto dal sistema delle aree protette; e alla loro gestione sono chiamati a concorrere i più importanti soggetti locali istituzionali o meno. Si tratta quindi di un patrimonio comune e condiviso che contribuisce a caratterizzare con il forte radicamento territoriale la stessa identità nazionale."
"Questo radicamento - conclude - può essere rafforzato con l'ingresso negli Enti parco dei rappresentanti di alcune categorie che hanno nella quotidiana gestione dell'area protetta un ruolo fondamentale. Sono agricoltori e pescatori, custodi di tradizioni e pratiche che concorrono alla gestione e tutela del territorio."
Il ruolo di queste categorie e le potenzialità legate ad un loro più attivo coinvolgimento appare evidente quando si pensa come i Parchi italiani siano uno scrigno di prodotti agro alimentari pregiatissimi - sono ben 57 infatti i marchi DOP e IGP che certificano produzioni tipiche svolte nelle Aree protette.
E non è un caso il successo di iniziative, come Biogargano nel Parco nazionale del Gargano, per la valorizzazione della produzione agricola biologica e di qualità all'interno dalle Aree protette.
Legambiente
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