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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 27/09/2002
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news n. 1046
Schiopparello non esondabile?
Dopo l'alluvione che ha colpito l'Elba e Portoferraio il 4 settembre, è veramente incredibile apprendere che l'Amministrazione Comunale di Portoferraio intende dedicare particolare attenzione, nell'ambito del
Regolamento Urbanistico, alle istanze di deperimetrazione della zona di Schiopparello da quelle inserite nella mappa delle aree esondabili.
Infatti, il Comitato Tecnico di Bacino Toscana Costa della Regione Toscana ha individuato, nell'ambito dell'applicazione della Legge n.167 del 3/8/1998, le aree a pericolosità di inondazione elevata e molto elevata.
Tra di esse c'è la... "pianura di Schiopparello, per condizioni di pericolosità idraulica molto elevata nella zona di San Giovanni (fosso della Madonnina e fosso di Concia) e in corrispondenza del sistema di aste fluviali lungo il versante settentrionale del Monte Fabbrello".
Anche per la presenza di acqua superficiale e per le frequenti esondazioni la legge regionale 66/2000 "Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche" indica Schiopparello quale "Sito di Interesse Regionale (SIR) B07 IT5150101 Zone Umide del Golfo di Mola e Schiopparello".
Schiopparello fa quindi parte di una rete ecologica, con l'obbligo delle necessarie misure di conservazione che, in altre regioni, è riferito ai soli siti della rete natura 2000. Proprio su queste basi, nel maggio scorso è stata impedito, da Legambiente e da alcuni cittadini, che nell'area si realizzasse un grande cantiere per lo stoccaggio e la costruzione di tubazioni fognarie.
In quell'occasione centinaia di cittadini inviarono al Sindaco di Portoferraio una petizione nella quale si ricordava la fragilità idrogeologica della zona di Schiopparello, la presenza di un'area umida e si richiedeva la sua inclusione nei confini del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Solo ieri l'Arpat ha emesso un divieto di balneazione anche per la spiaggia di Schiopparello in seguito alle analisi successive all'alluvione.
Dopo quanto successo il 4 settembre la richiesta di escludere Schiopparello dalle aree ad elevato rischio di esondazione sarebbe quasi una provocazione, un atto politico per farsi dire di no e giustificare così la mancata costruzione di nuove case. Credere che la piana di Schiopparello si possa deperimetrare dalle aree censite dal Coimitato di Bacino Toscana Costa sulla base di precedenti esondazioni, solo perchè, è stata solo marginalmente interessata dal nubifragio, è un intollerabile azzardo.
Purtroppo il nubifragio del 4 settembre ci insegna che ci sono nuove aree ad elevato rischio di esondazione da aggiungere, non zone da togliere. Legambiente chiede quindi alla Regione Toscana e la Provincia di Livorno di respingere con forza la richiesta di deperimetrazione di rischio idraulico e difendere l'integrità del Sic di Schiopparello.
Chiede anche al Comune di Portoferraio di usare il principio della massima cautela per le zone censite e cartografate come aree ad elevato rischio di esondazione, di rispettare le indicazioni del Comitato di Bacino e di attendere la verifica di pericolosità idraulica in corso da parte della Regione, per evitare che ci sia una nuova catastrofe "innaturale" anche in zone dove, fortunatamente, non ci sono stati danni il 4 settembre.
Legambiente Arcipelago Toscano
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