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Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
> notizia del 27/09/2002
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news n. 1043
Problema cinghiali: La Provincia sollecita una soluzione
L'assessore provinciale all'Agricoltura e difesa del suolo, Franco Franchini, scrive al Ministro dell'Ambiente Matteoli (e, per conoscenza, al Prefetto di Livorno ed al Commissario del Ente Parco) sollecitando un incontro chiesto da tempo sul delicato problema della eccessiva proliferazione di cinghiali all'Elba. Di seguito pubblichiamo la lettera.
Preg.mo Sig. Ministro dell'Ambiente,
Torno a scriverLe per sollecitare l'incontro richiesto nel mese di Luglio e non ancora avvenuto a proposito dell'emergenza cinghiali sul territorio dell'isola d'Elba e sulle problematiche legate alla gestione faunistica di tutto il comprensorio elbano, anche alla luce di quanto fino a questo momento fatto e prodotto da tutti gli Enti interessati alla questione che hanno lavorato di concerto per porre rimedio all'emergenza.
La Provincia in questo periodo non è stata a guardare, ha fattivamente collaborato con l'Ente Parco, attraverso il proprio personale specializzato, ad eliminare un centinaio di animali agendo soprattutto su segnalazione di cittadini direttamente danneggiati dagli stessi e quindi effettuando interventi molto mirati e, riteniamo, efficaci sul piano della singola esigenza.
Tengo a ribadire come ad una situazione di emergenza ambientale non si possa rispondere con azioni normali e secondo le tecniche a suo tempo segnalate dall'Infs e di conseguenza dal Suo Ministero.
In questo contesto ho appreso con favore la proposta di accordo, inviatami dal Presidente dell'ATC 10 (con le associazioni venatorie, l'ATC e i coltivatori diretti) che appare come un segnale di svolta positivo nella gestione del cinghiale sull'isola.
Devo tuttavia sottolineare come un tale atto più volte da noi sollecitato e proposto, che coinvolge in prima persona anche personale dell'Amministrazione Provinciale, non può rimanere avulso dal complesso di azioni concertate e fino a questo momento portate avanti dagli enti preposti (che per la rilevanza, anche sotto il profilo della sicurezza pubblica, ha visto il coordinamento della Prefettura di Livorno).
Per esse infatti l'accordo da condividere appare come il primo passo di un tragitto, intrapreso da parecchio tempo, tendente alla ricerca di una sempre maggiore coesione tra le parti sociali e il Parco. Un Parco sempre più interpretato come strumento di valorizzazione e sviluppo e non come una mera fonte di vincoli. In attesa di un Suo cenno di riscontro porgo distinti saluti.
Franco Franchini
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